Uso razionale del suolo
25 Maggio 2017
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Uso razionale del suolo

People4soil o Salvailsuolo è l’iniziativa di cittadini europei, sostenuta da almeno un milione di firme, da raccogliere entro il prossimo settembre, nei 27 Stati membri, affinché la UE adotti una legislazione specifica in materia di protezione del suolo. In tale contesto si connettono, s’inseriscono e prendono forma altri e svariati temi, quali la mobilità urbana e l’uso razionale del sottosuolo.

La soluzione del problema della mobilità urbana passa, certamente, attraverso il privilegiare l’uso del mezzo pubblico, ma non di meno mettendo in campo una serie di operazioni e attività, quali un maggior uso di energie alternative e di architettura bioclimatica, senza trascurare l’aumento del verde urbano e il contrasto alla frammentazione degli habitat naturali, compresa la giusta allocazione, nel sottosuolo, degli impianti tecnologici. È in tal modo che si potrà sistemare tutta una serie di servizi e di ingombranti e antiestetiche strutture, come cabine e/o casotti per i servizi elettrici e/o telefonici, oltre che conferire maggior sicurezza e consapevolezza, anche ai fini antisismici, al patrimonio edilizio sia nuovo che esistente. Per migliorare e integrare le diverse funzioni, che in una città si svolgono in superficie, il sottosuolo delle strade e non solo, rappresenta una grande opportunità.

Se lo consideriamo come la parte speculare dello spazio superficiale, ci rendiamo conto che esso è, senza ombra di dubbio, quanto di meno pianificato e quanto di più usato in modo caotico. Se pensato, invece, quale strumento di decentramento e di decongestione di funzioni svolte, attualmente, nelle strade e negli spazi in superficie, se ne può cogliere con immediatezza tutto il valore che un tale contenitore può rappresentare.

Dare servizi di qualità migliori e di maggiore efficienza alle nostre città, vuol dire, anche e finalmente, aprire con decisione il capitolo della conoscenza strutturale e anagrafica sia della parte non direttamente visibile sia di quanto è in essa allocato. Pensare al sottosuolo, come una ulteriore dimensione urbana, significa affermare un nuovo modo di relazionarsi del cittadino col suo territorio urbano. In particolare, se il minor consumo di territorio agricolo può indicare un contenimento dei costi sociali, vuol dire, anche, ripensare le linee di sviluppo socio-economico della città in quanto tale. È un cambiamento che deve essere necessariamente programmato nel suo complesso, non potendo avvenire, per forza di cose, per tappe, attraverso singoli interventi tra loro scoordinati.

Se pensiamo che già a due/tre metri di profondità vi è una temperatura costante di circa 10°C e che la stessa tende gradualmente ad aumentare con la profondità, significa che è possibile realizzare un considerevole risparmio energetico, indipendentemente dal fare ricorso o meno a regolari impianti geotermici per la produzione di energia. Se le masse di terreno fra una struttura e l’altra fungono da naturali isolatori acustici e meccanici e che tutto ciò che non si trova in superficie non può avere alcun impatto visivo e/o interferenze con la vita di superficie, vuol dire riduzione dell’inquinamento acustico, minori costi per le strutture antisismiche e per le finiture delle facciate.

La diffusione dei parcheggi nel sottosuolo libera gli spazi adiacenti ai marciapiedi delle carreggiate, aumenta la possibilità di ampliare le aree verdi e comunque, rivitalizza spazi di pregio naturale e sociale. Le discussioni sul tema, ripetute negli anni e tuttora in corso, evidenziano, come non mai, che non è ulteriormente rinviabile il problema del corretto e indispensabile uso del sottosuolo urbano, anche per città, demograficamente, medie e medio-piccole. La saturazione delle aree libere cittadine della città ha raggiunto dimensioni tali da imporre la ricerca di zone alternative di espansione. Il progressivo estendersi dell’abitato ha allontanato sempre più le periferie dal centro, dove, tradizionalmente, sono stati e in gran parte, sono ubicati i servizi più importanti per la comunità. La saturazione delle aree libere delle zone centrali ha raggiunto dimensioni tali che si rende necessario iniziare a pensare al sottosuolo quale contenitore speculare alternativo.

L’utilizzo degli spazi in sotterraneo è diventato sempre più diffuso nelle civiltà industrializzate e cresce con il progredire della vita economica e sociale. Dall’uomo delle caverne ai giorni nostri, i motivi, che hanno indotto l’uomo all’utilizzo del sotterraneo, sono molteplici e vanno dalla semplice protezione delle genti allo stoccaggio delle merci. Per la società moderna, i problemi di congestione, di sicurezza, di affidabilità e di consumi energetici, l’uso del sottosuolo consente benefici economici e sociali tali da giustificarne i maggiori investimenti iniziali.

Il risparmio di aree libere superficiali da destinare a verde pubblico, l’ isolamento acustico e quello termico che, al di là delle stagioni, consente la costanza delle temperature nel corso dell’anno, sono indubbi vantaggi per l’intera collettività.

 

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