Venezia
1 Ottobre 2016
La Fonte (351 articles)
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Venezia

Catapultata in quel sogno diurno, la giovane donna girovagava per calli anguste e campi ariosi, pieni di gente; superava ponti e scalinate senza un itinerario preciso immortalando in piccoli fotogrammi da tenersi per sempre, la magia di quella città lontana dal mondo e dal tempo, immobile e imperitura con le sue gondole nere e slanciate lungo i canali e i suoi palazzi di sapore orientale impastati di miti e bellezze.

Camminava trasognata con il peso di una presenza che la circondava da ogni parte come un abbraccio caldo e con la sensazione che quei luoghi non le erano sconosciuti; a Venezia c’era già stata, forse in un altro tempo della coscienza, quando era in un luogo dove i bambini non ancora nati possono assistere all’intrecciarsi di esistenze che, se si vuole, possono diventare le proprie radici. Lei aveva scelto lì i suoi genitori.

Una musica lieve, amara e dolce, quasi un valzer trasfigurato che non si poteva umanamente danzare prese a guidare i suoi passi e non sapeva spiegarsi da quali lontananze, tenerezze o nostalgie scaturiva. Stupita, realizzò che quella musica si levava dalla sua borsa: il cellulare di cui aveva bloccato i tasti si era, non si sa come, sintonizzato su youtube e trasmetteva la Sonata “ Al chiaro di luna” di Beethoven.

Da ragazza, in un saggio scolastico, aveva strimpellato sulla tastiera quella melodia sublime, cercando invano di ripeterne il delicato andamento prima quieto poi deciso, incalzante, ma Lui l’aveva ascoltata in atteggiamento di amorosa e malinconica meditazione come fosse espressione e presagio del suo destino atroce.

Tra incanto e dolore, ebbe la chiara percezione che Colui che aveva amato e perduto, quel giorno aveva camminato tutto il tempo accanto a lei e che accanto a lei sarebbe restato per tutta la vita.

Senza accorgersene, era scesa la notte: un sopracciglio di luna, scomponendo il suo riflesso in tremanti schegge di luce, inargentava le strade d’acqua.

In un dormiveglia sempre più silente, riposava Venezia nel letto liquido della sua laguna.

 

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