wall street   di Lina D’Incecco
30 Dicembre 2011 Share

wall street di Lina D’Incecco

 

la vetrina di Wall Street

offre spauracchi.

Passa la fiumana di gente:

banchieri, faccendieri, impiegati

precari, indignati

tutti in un calderone d’ansia.

S’incupisce l’autunno, grigio

sui grattacieli e nei pensieri.

La bufera del denaro scoppiata,

la crisi  della finanza

incombe sui governi.

C’è incubo, incertezza.

Mulinano cifre, codici, sigle;

escono dal regno del profitto

e della speculazione.

Respira Wall Street

tutto un affanno.

Trema l’Occidente per il Default.

Lungo questa strada dei miracoli

dove tutto si agita

si crea, si distrugge,

una pacata stabilità

viene dagli alberi

e una schiarita.

L’autunno ha reso gialle

le loro chiome,

residuo di luce dell’estate

sul grigiore degli edifici.

Loro, gli alberi,

hanno radici nella terra

rami rivolti al cielo.

Perderanno le foglie

rinverdiranno a primavera.

                         Lina D’Incecco

 

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