C’è anche la lettura
9 Marzo 2025
laFonteTV (3883 articles)
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C’è anche la lettura

Chiunque abbia a che fare, direttamente o indirettamente, con il mondo della scuola, sa che il PNRR lo ha inondato di un fiume di soldi. Non è necessariamente una buona notizia per due motivi: il primo è che sono fondi assolutamente vincolati a degli obiettivi, dei metodi e dei contenuti su cui gli istituti hanno ben poca voce in capitolo (e invece nessuno sa di cosa abbiamo veramente bisogno, più e meglio di noi che ci viviamo dentro); il secondo motivo è che la scuola, grazie al PNRR, avrà pure acquistato i suoi visori e attivato i suoi corsi (dovendo rispettare una tempistica tuttavia timidissima e totalmente slegata dalle reali esigenze di contesto), ma… quando i fondi saranno finiti a che velocità tornerà a camminare? Di investimenti stabili, permanenti, duraturi, non si parla. Per di più, a margine (ma non troppo) di tutto ciò, l’interesse pedagogico non può essere esclusivamente puntato sull’ambito scientifico-tecnologico delle Stem: robotica, realtà virtuale, realtà aumentata, coding… va tutto benissimo.
Ma c’è anche la lettura, questa sconosciuta e ignorata compagna di vita che sta diventando scomoda. Banale, qui, ricordare quanto ci arricchisce un buon libro: quante parole ci regala, quante vite ci fa vivere, con quante esperienze ci moltiplica, di quanti personaggi ci fa innamorare, in quanti modi ci fa crescere. Quante connessioni ci attiva nel cervello persino quando siamo appena nati e quando galleggiamo ancora in un pancione, se qualcuno legge a voce alta per noi. Banale, forse, ma essenziale. Non lo dimentichiamo, non la accantoniamo. Un adulto che legge è un adulto consapevole, che pensa, che si esprime, che sceglie, che conosce e riconosce le sue emozioni meglio di altri.
Basta poco, nelle nostre aule. Una libreria, un pugno di libri, un cerchio fatto di sedie, un insegnante che ama sfogliare coi propri ragazzi delle pagine.
E parlarne, e farli parlare. Progetti per educare alla lettura hanno bisogno di fondi e di iniziative esattamente come le Stem. Hanno bisogno di un approccio educativo che sottolinei la centralità assoluta dell’educazione sistematica alla lettura, hanno bisogno di una formazione accurata e di orientamenti ministeriali chiari. Non possiamo vi- vere sempre del volontariato del singolo docente appassionato, o della polverizzazione casuale delle iniziative.
Ricordiamoci dei libri. Ciascun libro letto dai nostri ragazzi, sarà una vita in più che regaleremo loro.☺

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