Il cactus di natale
La natalina (Schlumbergeratrun- cata) è una caratteristica pianta grassa decorativa da appartamento, nota anche col nome di Cactus di Natale, proprio perché in questo periodo i suoi rami iniziano a presentare bellissimi fiori dalle sfumature intense.
Originaria delle foreste tropicali del Brasile, dove vive nel sottobosco, ben ombreggiata, appartiene alla famiglia delle Cactacee. Ciononostante, è completamente priva di spine. I fusti sono infatti appiattiti e carnosi, e ai loro apici nascono vistosi fiori penduli, con petali appuntiti, di diverso colore a seconda delle varietà. Inoltre, a differenza di molti altri tipi di cactus, la natalina cresce abbastanza ra- pidamente, raggiungendo circa 40 centimetri sia in altezza che in larghezza.
Sebbene provenga, come si diceva, da terre in cui il clima si mantiene sempre caldo, riesce a resistere anche agli inverni italiani e ogni anno, tra dicembre e febbraio ci regala fiori rossi, viola, porpora e rosa. È infatti una pianta perenne sempreverde e si presenta molto simile alla cosiddetta lingua di suocera (nota anche con il nome di Epiphyllum), che produce le sue infiorescenze per Pasqua, mentre l’ esemplare di cui ci occupiamo fiorisce durante il periodo natalizio.
Da metà novembre fino a metà gennaio è possibile trovarla nei garden center oppure nei supermercati. Ha un costo contenuto, è poco ingombrante ed è facilissima da coltivare se si rispettano pochi accorgimenti per evitare – ad esempio esponendola al sole – che la pianta perda rapidamente i suoi boccioli ed eventualmente si accartocci. Se ciò dovesse accadere, ma i fusti sono ancora verdi, si consiglia di lasciarla in un luogo fresco, diradando le annaffiature (ogni 10-15 giorni), e di rinvasarla a marzo tenendola all’esterno e all’ombra da aprile fino a ottobre: rifiorirà sicuramente al Natale successivo. I fusti che si sono accartocciati e stanno cadendo possono pure essere utilizzati come talee per ottenere nuove piante. Anche la natalina, come tutte le Cactacee, deve essere annaffiata solo quando lo strato superficiale del terreno si sia asciugato, con poca acqua (mezzo bicchiere) e sempre nel sottovaso, svuotando l’ acqua rimasta dopo 10 minuti dalla somministrazione. La minaccia più grande è rappresentata proprio dai ristagni di acqua.
Altri consigli per favorire lo sviluppo e la durata della pianta:
– sistemarla nei portavasi di plastica, scegliendo 2-3 misure in più rispetto a quella del vaso, che sarebbe meglio acquistare di legno, bambù o vimini;
– non posizionarla come centrotavola, ma vicino a una finestra lontana dal termosifone;
– evitare la luce solare diretta per non bruciare le estremità; soprattutto in estate è preferibile sistemarla in un luogo ombreggiato sul terrazzo;
– concimarla mensilmente con uno speciale concime liquido per cactus;
– rinvasarla solo a fine fioritura, a marzo.
Natale rappresenta l’occasione ideale per regalare una bella natalina fiorita: per il suo significato simbolico di rinascita e per i suoi colori tipicamente natalizi, è una pianta da sfoggiare proprio durante questi giorni di festa.☺