“Sapete interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi?” (Mt 16,3).
Un mese in Irlanda per abitare una nuova lingua e incontrare un'altra cultura. I confini del cuore si dilatano e il regno dei Cieli, la realtà più universale e fraterna che ci sia, sembra ancora più vicino. Molte le cose da riporre nello scrigno dei ricordi. Una fra tante il cielo. Il cielo di Irlanda serba continue sorprese. Splende il sole ed ecco che un istante dopo si addensano fitte nubi e giunge fulminea la pioggia. Leggera o torrenziale, suona le note di un tempo incostante che invita ad attrezzarsi per ogni clima. Perfetta icona della vita che è la più grande antologia di sorprese, di eventi che spiazzano. Immagine della necessità di essere pronti ad ogni situazione, di sapersi adattare, incarnandosi in una storia reale che porta cicatrici e rughe, ma che racchiude anche miracoli e semi di quel regno che è nascosto ai potenti e noto ai piccoli. Finita la pioggia, in Irlanda si spera che spunti subito il sole tanto da rischiare di perdersi una piacevolissima sorpresa… Così accade spesso nella vita: avremmo la possibilità di vedere il buono che c’è e soprattutto di farlo, ma perdiamo tempo a lamentarci del temporale. Intanto uno spettacolo meraviglioso si staglia sulle nubi ancora gravide di pioggia: spunta l’ arcobaleno e le nuvole plumbee si colorano di vita. Cogliere i segni dei tempi è imparare a farsi “segno” con la trasparenza del proprio agire e lasciarsi stupire dalla bellezza che attraversa la vita al di là di ogni attesa.☺ r.manes@hotmail.it
