Indice del numero 156 – Dicembre 2018
In questo numero:
-attratti dalla parola che fa vivere
di Rosalba Manes
– vino nuovo in otri nuovi (Lettera aperta a quanti gemono nelle doglie di un mondo altro)
di Antonio Di Lalla
– lo scandalo delle divisioni
di Michele Tartaglia
– l’importanza del cammino
di Dario Carlone
-Scatto d’autore: “Il Molise si appresta ad affrontare il futuro“
di Guerino Trivisonno
– l’olio di qualità
di Maurizio Corbo
– scenario tetro
di Famiano Crucianelli
– pendolari di serie b
di Marco Branca
– molise a rischio desertificazione
di Davide Vitiello
– abusivismo edilizio
di Davide Vitiello
– iktus a termoli
di Benito Giorgetta
– disabilità nel tunnel
di Tina De Michele
– Fotografia: “Passengers”
di Greta Polimene
– la parola negata
di Marcella Stumpo
– una mia personale esperienza
di Ariano Greco
– Katrin Switzer
di Loredana Alberti
– aree interne e nuovi abitanti
di Rossano Pazzagli
– ma che freddo fa!
di Luciana Zingaro
– nicola di guardiagrele
di Gaetano Jacobucci
– il clima a scuola
di Gabriella de Lisio
– formazione del debito pubblico
di Antonio De Lellis
– libro:”Migrazione è sviluppo” di Chiara Cancellario
a cura di Redazione
– buon natale
di Tonino Bello
– il questionario di liberaidee
di Franco Novelli
– foto Antonio Montaldo: “Il poeta.” (Grazie a Kalenarte Casacalenda si è arricchita di monumenti all’aperto )
di Antonio Montaldo
– regali veri sotto un albero artificiale
di WWF OA MOLISE
– il piacere di visitare il molise: (Arco sottostante il campanile della Basilica-Cattedrale di San Pardo a Larino)
di Pietro La Serra
– insorgere occorre,
di Peppe Sini
– Solo andata
di Erri De Luca
– i paesaggi del vino
di Angelo Sanzò
– disincantarsi per esistere
di Franco Pollutri
– Lode del comunismo
di Bertold Brecht
– un attimo prima, pensa
di Enzo Bacca
– un frutto per la tavola natalizia
di Gildo Giannotti
– appello per la verità
di Peppe Sini
– ridurre l’ineguaglianza
di Silvio Malic
– auguri di neve 2
di Filomena Giannotti
– il panettone
di Domenico D’Adamo
– vino nuovo in otri nuovi (Lettera aperta a quanti gemono nelle doglie di un mondo altro)
di Antonio Di Lalla a pag.3
Si chiude un anno carico di anniversari che hanno contribuito a rendere diverso il mondo. Cento anni fa, l’11 novembre, si poneva fine alla prima guerra mondiale, giustamente etichettata come una “inutile strage”. Purtroppo non insegnò ad aborrire la guerra fino a farla diventare tabù per le generazioni successive che invece continuarono a inventare e giocare con le armi sempre più distruttive. Il primo gennaio del ’68 si dà inizio alle giornate mondiali della pace per richiamare, pressoché invano, il mondo intero alla necessità di essere artigiani di pace.