
inventiamo un nuovo umanesimo
Se una leggenda metropolitana sostiene falsamente che gli struzzi, quando si sentono minacciati, nascondono la testa sotto la sabbia e così finiscono per esporre il culo in bella evidenza purtroppo noi umani, invece, ci comportiamo esattamente così. Abbiamo paura di affrontare i problemi seri perché non ci appaiono alla nostra portata o lontani da noi e divaghiamo, pensando che altri li risolveranno, ma presto o tardi finiranno per coinvolgerci e travolgerci.
Gli Stati Uniti, una delle grandi potenze mondiali, si troverà a scegliere, alle imminenti presidenziali, se non si affretteranno a dirottare la storia, tra un candidato delinquente e uno rimbambito. Chi dei due sia il migliore francamente mi sfugge ma intanto la guerra, che miete vittime in Ucraina, e il suo proseguimento non è soprattutto merito degli Stati Uniti, complice il codazzo di nazioni senza spina dorsale, che volevano mettere fuori combattimento e affamare l’Europa e la Russia? E la carneficina in Palestina, che prosegue senza soste, a chi dobbiamo attribuirla? Certo è lo Stato di Israele che la porta avanti ma sarebbe stata possibile se gli Stati Uniti e i suoi corifei avessero detto un ‘no’ chiaro e tondo? E noi a giocare con la sabbia!
Le elezioni europee hanno visto, come da previsione, eleggere quasi certamente un candidato molisano nella Lega perché anche il Meridione è andato appresso al generale che ha raggranellato più di 500.000 voti in tutta l’Italia. A meno che questo personaggio, assurto alle cronache nazionali per le idiozie che dice e scrive su migranti, gay, ecc. non sceglierà proprio il seggio del meridione, pensionando finalmente il signor Aldo Patriciello, magari in cambio dello sviluppo delle sue aziende. Provare a far ragionare sul rincoglionimento di mezzo milione di elettori che hanno dato la preferenza al militare, non aiuterebbe la riflessione perché subito la sua tifoseria, anziché interrogarsi sul madornale errore, direbbe: “Sinistra e Verdi non hanno scelto una donna violenta, già più volte condannata in Italia, arrestata per aggressione all’estero?” Allora meglio giocare con la sabbia!
Le elezioni comunali a Termoli non potevano finire peggio, naturalmente più che per il merito delle destre per il demerito delle cinque liste di opposizione che, per salvare il loro orto, la purezza del loro sentire, le virgole del loro programma, hanno condannato la città ad altri cinque anni di malgoverno. Ancora una volta i cacicchi del PD (Roberto Ruta e Vittorino Facciolla) e l’evanescente 5Stelle Antonio Federico, dopo aver fatto fallire miseramente le elezioni regionali, hanno provveduto a dare il colpo di grazia a Termoli e quasi certamente anche a Campobasso. Possiamo consolarci con i castelli di sabbia!
A livello nazionale le destracce stanno saccheggiando l’Italia con l’Autonomia differenziata, già legge, anche se richiede tempo per l’applicazione, a meno che, con uno scatto di orgoglio e di buon senso, non riusciremo ad abrogarla con il necessario e dovuto referendum. Intanto in Parlamento sta andando avanti l’altra schiforma che è il premierato. I nostalgici dell’uomo forte al governo (oggi in gonnella) ci faranno quest’altro regalo! E così Forza Italia si intesta la distruzione della magistratura, la Lega la disgregazione dell’ unità d’Italia e Fratelli d’Italia lo sfracello della Costituzione. Tutti insieme appassionatamente continuano intanto ad alzare le spese militari e a rifornire di armi la già martoriata Ucraina, indifferenti ai migranti che miseramente muoiono nel mar Adriatico. Vergognosamente si ostinano a produrre morte anziché vita, in entrambi i casi. Se il denaro che spendiamo per far uccidere con le nostre armi lo utilizzassimo per salvare vite staremmo certamente tutti meglio. Purtroppo preferiamo mettere la testa sotto la sabbia senza la vergogna di esporre il culo!
Per fortuna l’estate è il tempo in cui i nostri paesi si ripopolano dei nostri emigranti, costretti ad andare a cercare fortuna per l’Italia e all’estero, e di turisti che apprezzano, non poche volte più di noi, la bellezza dei luoghi, dell’ambiente, dei prodotti culinari. Se riuscissimo ad evitare che tutto si riduca a feste, sagre e kermesse varie, con il conseguente saccheggio scriteriato della nostra terra, ma diventasse anche occasione per responsabilizzarci e confrontarci su un futuro possibile per la nostra realtà, l’estate non passerebbe invano e noi ne usciremmo veramente arricchiti. Abbiamo tante cose che ci invidiano: dalla cultura solidale e accogliente, che si fa ospitalità, all’ambiente, non ancora definitivamente disastrato dalla ignobile politica regionale, dalle tradizioni popolari al cibo genuino ecc. Il Molise, i nostri paesi potrebbero essere migliori se solo tirassimo fuori la testa dalla sabbia e cominciassimo a resistere, a difendere, a lottare per una vita a misura delle persone. È conveniente, è opportuno, è possibile. Ne va della nostra vita e del nostro futuro. Pariamoci il culo allora e facciamolo!☺