Indice del numero 186 – Ottobre 2021
Nel numero di Ottobre:
– il dio che viene
di Rosalba Manes
– distrazioni di massa (Lettera aperta a quanti non vogliono passare per fessi e contenti)
di Antonio Di Lalla
– fuoco e divisione
di Michele Tartaglia
– tentativi di vita
di Dario Carlone
– larinesi eterni portaacqua?
di Redazione
– il piano disorganizzativo
di Antonio Celio
– democrazia è cambiamento
di Famiano Crucianelli
– sogni sparsi
di Pasquale Di Lena
– pittura: “Autunno”
di Ana Maria Erra Guevara
– contrasto alla povertà
di Patrizia Manzo
– acqua non radioattiva
di Marco Branca
– vittimizzazione secondaria
di Tina De Michele
– campioni di che?
di Marcella Stumpo
– pittura: “combattenti”
di Antonio Scardocchia
– mary shelley: la nurse dell’orrore
di Loredana Alberti
– la terza donna
di Christiane Barckhausen-Canale
– territorio e domanda di legalità
di Letizia Bindi
– verità svelata
di Gaetano Jacobucci
– francesco
di Adolfo Stinziani
– il bello di leggere
di Gabriella de Lisio
– sonata d’organo
di Enzo Bacca
– note sui lea
di Franco Novelli
– il pellegrino jacobeo
di Giuseppe La Serra
– tela: “oltre confine”
– il carcere dall’interno
di Claudio Iamele
– leggere e scrivere dietro le mura
di Anna Di Gregorio
– a chi ama
di Antonio De Lellis
– lo spitting
di Cantine D’uva
– evidentemente
di Luca Mancini
– il boscaiolo del terzo millennio
di Angelo Sanzò
– licenza di diseducare
di Franco Pollutri
– foto: “La natura non ha frontiere”
di Silvio Mencarelli
– la marruca
di Gildo Giannotti
– il coraggio di essere donna
di Lucia Berrino
– foto: “La melagrana”
di Antonietta Parente
– per un nuovo incontro
di Silvio Malic
– al voto come duemila anni fa
di Filomena Giannotti
– le tomazzate di toma
di Domenico D’Adamo
editoriale
distrazioni di massa (Lettera aperta a quanti non vogliono passare per fessi e contenti)
– di Antonio Di Lalla a pag.3
Gli Stati Uniti e le nazioni complici hanno provveduto per venti anni a mettere a ferro e fuoco – pardon: a esportare la democrazia – intere nazioni dall’Iraq all’Afghanistan per vendicare l’11 settembre 2001, il giorno dell’attacco alle torri gemelle nel cuore degli States. Cercarono invano le armi di distruzione di massa, trovate sarcasticamente da Roberto Benigni in un mitico film, La tigre e la neve, poco o mai messo in circolazione dai canali televisivi.