La transizione climatica
9 Maggio 2023
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La transizione climatica

La Terra sta subendo una trasformazione climatica. Facendo riferimento ai dati pubblicizzati nel 2020, la temperatura media è stata superiore di circa 1 grado rispetto a quella del periodo 1950-1980. L’effetto serra, oltre a causare la fusione dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare, provoca la desertificazione ed estremizza fenomeni atmosferici fra cui uragani, inondazioni e incendi, scatenando danni incalcolabili.

Nel dicembre 2015, alla COP21 di Parigi, è stato firmato un accordo internazionale che fissa l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro la fine di questo secolo al di sotto di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali, e possibilmente limitarlo a 1,5 gradi. Obiettivo che inizialmente prevedeva una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 40% entro il 2030, poi successivamente corretto con un riferimento più ambizioso pari al 55% entro il 2030 rispetto al 1990: anno di riferimento. Tutto questo è dettato dalla convinzione che se non si interverrà in fretta, il processo degenerativo sarà irreversibile.

L’aspetto tecnologico, ed in particolare ‘l’innovazione’ giocherà un importante partita, per vincere la quale sarà indispensabile il lavoro di unione di tutte le energie per indirizzare il massimo sforzo al raggiungimento della salvezza comune. È auspicabile che si tenda alla globalità della condivisione e all’inserimento nel diritto internazionale di normative che stabiliscano la possibilità di usufruire da parte di tutti delle tecnologie che serviranno al progresso.

Bisognerà non cadere nella retorica ma accrescere un’economia comportamentale, lottando per la transizione climatica, l’indipendenza energetica, contro l’ inquinamento, favorendo un’educazione sociale tendente alle emissioni zero di CO₂, perseguendo tutti gli strumenti compreso quello di adottare tassazioni sulle emissioni di CO₂ come in Svizzera. L’annullamento dell’ emissioni di CO₂, previsto per il 2050, è la sola strada percorribile e purtroppo il danno derivante dalle numerose guerre in atto nel mondo non aiuta ad avere serenità nei colloqui, sfavorendo la cooperazione. In passato abbiamo assistito ad altri passaggi epocali come quello dal legno al carbone o dal carbone al petrolio: questo sarà dall’energia fossile a quella rinnovabile, ma oltre alla transazione dell’energia ci sarà un cambiamento di paradigma dell’intero sistema.

Lo sviluppo delle reti digitali, l’abilitazione delle smart grid, l’intelligenza artificiale e lo sviluppo delle reti neurali, apriranno la strada a nuovi scenari sociali per tutti. La smart grid è una rete intelligente concepita per governare le differenti origini di fonti di produzione energetiche. È stata concepita per gestire la produzione centrale, ma anche quella perifericamente distribuita con un monitoraggio che consenta la gestione della distribuzione bilanciando il surplus con il deficit di tensione.

L’intelligenza artificiale, avviata negli anni ’70, ha avuto un’evoluzione lenta nei primi tempi, ma poi si è messa a correre nell’ultimo decennio: polo di eccellenza è la Silicon Valley a San Francisco. L’Italia è presente nella Silicon Valley con INNOV.IT, piattaforma di servizi italiana con la mission di promuovere progetti innovativi tra gli USA e l’Italia: piattaforma italiana nella Silicon Valley come hub di Mind – Milano InnovationDistrict: il distretto dell’innovazione tecnologica. L’intelligenza artificiale sarà determinante nei campi della “cyber sicurezza”, nel clima del globo, nell’economia spaziale, favorendo una nuova rivoluzione come lo è stata in passato l’elettricità e l’utilizzo di internet, con la convinzione che non avrà limiti, se non per la prerogativa decisionale umana.

L’evoluzione delle reti neurali, modelli matematici ispirati alle reti neurali biologiche, utilizzate per risolvere problemi nei più svariati ambiti tecnologici, prevedono tre abilità cognitive: l’apprendimento, l’ aggiornamento, l’autocorrezione. Processando enormi quantità di dati, archiviando i risultati e comparandoli con le informazioni precedentemente acquisite, Artificial Intelli- gence sarà in grado di correggere gli errori di elaborazione, accrescere le proprie conoscenze e fornire adeguate previsioni di soluzioni. Purtroppo lo scenario geopolitico attuale mette a dura prova la resilienza delle filiere tecnologiche e quindi è importante che si moltiplichino le ricerche e gli investimenti, per favorire, in un ambito di condivisione di valori e di visioni, il progresso scientifico.

Vorrei quindi concludere dicendo che in gioco c’è la più grossa sfida che la specie umana abbia mai affrontato per garantire la propria sopravvivenza. Le professionalità e l’innovazione tecnologica saranno di essenziale supporto, ma si dovrà prendere coscienza dell’assenza di alternative alla transizione energetica, soprattutto bisognerà considerare imprescindibile l’azzeramento delle emissioni di CO₂ con l’implementazione dell’energia rinnovabile. ☺

 

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