Libri: “I CANCELLI DEL TEMPO” di Maria Gargotta
20 Dicembre 2022
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Libri: “I CANCELLI DEL TEMPO” di Maria Gargotta

“I diari, vergati su fogli ormai ingialliti con nero inchiostro, forse sbiadito, hanno attraversato il tempo, perché ci fosse memoria dell’inquietudine e della forza, dell’infelicità e del coraggio di donne comuni eppure straordinarie”.

Quei ‘quader- ni neri’ che l’autrice ha rinvenuto nella vecchia casa familiare sono all’ origine dell’ultimo romanzo di Maria Gargotta: I cancelli del tempo. Romanzo di una saga familiare tra Torino e Napoli, D’Amico Editore 2022. Le memorie di alcune donne, in particolare la bisnonna, Giulia, e la nonna, Apollonia, offrono alla scrittrice l’opportunità di dare origine alla narrazione intensa di una storia familiare che dalla fine del XIX secolo arriva fino al 1943, coprendo un arco temporale in cui si affacciano purtroppo i tragici eventi di due conflitti mondiali. Dalla fredda Torino all’accogliente Napoli, la famiglia Demedici affronta un cambiamento radicale che comporterà vicissitudini e drammi, sia personali che familiari, cui la novità dei luoghi e delle persone daranno il loro contributo. Come sottolineato dal professor Francesco D’Episcopo, nella postfazione all’opera, Maria Gargotta “ha sempre scoperto, con maggiore consapevolezza la ‘sua’ città, la Napoli di sempre e di mai, di cui riflette gli ossimori e paradossi, …, ma soprattutto la bellezza, che solo una donna può descrivere come lei, essendo Napoli città-donna”.

E donne sono soprattutto le protagoniste di questa vicenda, “combattive, più degli uomini sui campi di battaglia; donne, silenziosamente attive nei sotterranei della storia, congiunte in una sodalità, troppo spesso senza storia”. Apollonia, torinese trasferitasi a Napoli con la famiglia, sceglierà ‘liberamente’ di coronare il suo sogno d’amore sposando Francesco ed abbandonando definitivamente la casa paterna con i relativi agi. E quell’amore resisterà al tempo e alle tragedie: “Apollonia e Francesco: così diversi e così simili; esseri che la logica sociale, nutrita di banalità, pone su scranni diversi, lontani; quasi parallele, destinate a non incontrarsi mai”.

La scrittura, attenta ed efficace, di questa “scrittrice napoletana, degna di un’attenzione né effimera né episodica, ma sempre più ampia e articolata” (D’Episcopo) ci restituisce il quadro di un’epoca viva e complessa ed i ritratti di persone autentiche le cui scelte di vita – come ha fatto l’autrice con la sua prosa emozionante – restano lì “a raccontare le battaglie più dure, i turbamenti più riposti, che scavano l’anima e non conoscono sesso, urtano e abbattono i luoghi comuni, restituendo umanità al mondo e dignità anche al dolore”. (DC)

 

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