libri: L’inquietudine e la grazia ( di Antonio Sabetta)
Le due parole del titolo definiscono il senso di questo volume che raccoglie le meditazioni tenute durante i ritiri di avvento e quaresima per adulti in cammino nella fede. Da un lato l’inquietudine che richiama e si declina nel senso del “cor inquietum” di Agostino e racchiude quel riferimento costante ed ineludibile alle domande costitutive del nostro essere, quelle che in senso biblico configurano il cuore. Si tratta di domande di verità, di giustizia, di pace, di bellezza, in definitiva della domanda di senso che ci appartiene e ci definisce come essere umani. Sono le domande con cui siamo chiamati a vivere il confronto con la realtà e da esse imparare a scorgere un senso oltre il mero accadere delle cose. Dalla domanda proviene quell’apertura del cuore all’ eventuale mostrarsi di Dio intenzionato come la ragione ultima di ogni cosa.
Ed ecco la seconda parola, la grazia; non sono le attese del cuore dell’uomo a produrre la fede ma il mistero irrompe nella vita gratuitamente ancorandosi a ciò che ultimamente desideriamo e cerchiamo, ma soprattutto, allo stesso tempo, spingendoci oltre e donandoci uno sguardo nuovo sulla vita e la realtà che ci permette di guardare ogni cosa con occhi diversi, gli occhi della fede. Proprio la fede, lungi dal separare dalla vita, diventa un pungolo costante, un interrogativo permanente che spinge ad essere più autentici e più umani in ogni circostanza dell’ esistenza. Il testo, riecheggiando i vissuti, sia quelli più prosaici sia quelli più drammatici del tempo della pandemia, racconta la vita e la potente bellezza dell’incontro con Cristo che vince la tentazione sempre in agguato del nulla.
ANTONIO SABETTA, di Guglionesi, dottore in teologia e filosofia, ha insegnato teologia fondamentale; studioso di G. Vico, del pensiero teologico-fondamentale moderno e delle questioni di confine tra filosofia e teologia, ha all’attivo numerose pubblicazioni.☺
