optare per l’inedito  di Gabriella de Lisio
1 Dicembre 2012 Share

optare per l’inedito di Gabriella de Lisio

 

L’anno scolastico ha preso ormai il volo, è partito e punta già in picchiata sul Natale. Qualche consiglio di lettura da mettere nello zaino (quello degli insegnanti) può essere questo. Si potrebbe cominciare da un campione, ad esempio. “Nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso almeno 300 partite. Per 26 volte ho sbagliato il tiro a canestro che avrebbe deciso la partita. In vita mia ho sbagliato un sacco di volte. Ecco perché ho avuto successo”.

Le parole sono di Michael Jordan. L’idea di sfruttarle per rivolgersi a genitori e insegnanti alle prese con l’orientamento dei propri ragazzi è invece di Iacopo Casadei che, in Educare i figli al successo (La Meridiana, € 16), affronta il delicato, spinoso problema del bivio. Quello di fronte al quale si trovano tutti i giovanissimi quando devono scegliere su quale strada proseguire il loro cammino scolastico, alla vigilia dell’iscrizione ad un istituto superiore. Quello di fronte al quale gli adulti di riferimento (familiari o insegnanti che siano) si trovano, spesso, altrettanto impreparati e disorientati.

 Non è il solito manuale un po’ furbo che vuole farci credere figli o alunni abbiano tutti le potenzialità e le opportunità per diventare Presidente degli Stati Uniti. Non è un manuale di facili e illusorie favole. Al contrario. È un libro fatto di concretezza e tenacia, positivo ma realistico e credibile. Il successo a cui punta questo libro prescinde dalla notorietà, è all’altezza di tutti, è il frutto di quello che si è fatto o sarà fatto senza scorciatoie, anche con il passo lento e costante di una lumaca. Diciamo che questo libro anzi è dalla parte delle lumache, di quelli lenti e indecisi, timorosi e paurosi perché li educa ad avere successo. Cioè a far accadere (etimologicamente successo significa questo) quello di cui sono capaci: nulla di più e nulla di meno. Una lezione di vita, una filosofia educativa, prima che un’esigenza strettamente orientativa.

 Il successo, afferma Casadei, è la conseguenza dell’abilità e dell’impegno con cui abbiamo risposto creativamente agli stimoli offerti dalla vita. Siano essi pochi o tanti. È un manuale per genitori (in alleanza con gli insegnanti) di ragazzi che sono al bivio di scelte scolastiche; scuola media superiore, università/mondo del lavoro. In una parola aiuta a fare orientamento, non elencando le possibilità che le scuole offrono in termini di offerta formativa, ma fornendo gli strumenti per vedere e liberare le potenzialità dei nostri ragazzi. Soprattutto di quelli meno espansivi e convinti, confusi e non ancora in grado di orientarsi. Offre stimoli, riflessioni, domande da cui prendere spunto perché i ragazzi siano educati ad affrontare la responsabilità, imparino a fare scelte tre più proposte e offerte, costruendo consapevolmente la propria risposta. E abituandosi a farlo, senza smarrirsi, anche di fronte ad altre scelte che la vita metterà loro davanti, a prescindere dalla carriera scolastica e lavorativa.

Un’altra proposta, più strettamente didattica ed operativa, potrebbe essere quella dell’associazione milanese Soleterre, che promuove con le Edizioni Paoline Il mio braccio sopra il tuo, un testo teatrale scritto da Pier Paolo Frigotto e illustrato da Francesca Vignaga: mettendo in scena la bella vicenda di integrazione della diversità (attraverso la storia del piccolo Manoj e dei suoi amici) e realizzando un video, si potrà partecipare ad un concorso, destinato a ragazzi tra i 9 e gli 11 anni, col quale la scuola potrà vincere una biblioteca per ragazzi di 200 volumi. E riflettere sul fatto che la diversità non è motivo di scontro e di incomprensione, ma occasione di incontro e di arricchimento.

E, su questa scìa, un occhio di riguardo va riservato a L’arcobaleno di Rebecca (UR Editore, € 11,70), il diario (ora diventato libro) di Rebecca Covaciu, 15 anni, di origini Rom: nata vicino a Timisoara, resta in Romania fino ai sette anni, poi è la volta del Brasile, dell’Argentina, della Spagna e, infine, l’Italia dove, dopo un lungo peregrinare in cui ha conosciuto la realtà dell’espulsione, del dormire sotto i ponti o in stazione, approda a Milano: qui si iscrive caparbiamente alla scuola media (“un sogno”) e arriva la svolta: qualcuno le regala un diario e lei comincia a riempirlo dei suoi sogni… e dei suoi disegni. Oggi Rebecca frequenta il Liceo artistico “Boccioni” di Milano ed è stato grazie al preside dell’istituto se quel diario è diventato adesso un libro-catalogo. La domenica è possibile incontrarla sui navigli, dove va per mercatini a vendere i suoi disegni. Coloratissimi. Come il futuro che immagina per sé. E che la miopia di una classe dirigente impreparata e intollerante non dovrà azzardarsi a toglierle.

Già. A proposito di futuro. “C’è nella storia una continuità secondo ragione, che è il futurum. È la continuità di ciò che si incastra secondo la logica di causa e effetto. E c’è una continuità secondo lo Spirito che è l’adventus. È il totalmente nuovo, il futuro che viene come mutamento imprevedibile”. Promuovere l’Avvento (La Meridiana, € 7) è optare per l’inedito, accogliere la diversità come gemma di un fiore nuovo. Cantare il ritornello di una canzone che non è stata ancora scritta. L’autore? Chi, se non don Tonino Bello☺

gadelis@libero.it

 

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