
sostenere la transizione ecologica
La fonte ha posto ormai da diverso tempo, la prima volta il 4 Giugno del 2022, al centro dell’attenzione della Politica il necessario protagonismo della regione Molise nel contrasto al cambiamento climatico, questo per almeno tre ragioni.
1)Essere una regione esemplare nel sostenere la transizione energetica dandosi l’obiettivo ambizioso di avere ‘Emissioni zero di gas serra’.
2) Utilizzare l’energia rinnovabile in modo prioritario per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.
3) Liberare le nostre terre fertili e il nostro paesaggio da pannelli fotovoltaici e pale eoliche.
Queste sono le premesse per realizzare energia rinnovabile con un importante progetto off shore sulla costa molisana che sia sostenibile per l’ambiente, per il turismo e per la pesca e che sia ben diverso da quello proposto dalla società Maverick.
Su queste idee di fondo il Comitato 4 Giugno, del quale la fonte è parte, ha proposto ai tre candidati presidenti alla regione Molise un documento che i tre candidati,una volta eletti in consiglio regionale, avrebbero sostenuto.
– Il 10 Giugno i tre candidati Roberti, Gravina e Izzo in una conferenza pubblica hanno sottoscritto e assunto l’impegno formale, una volta eletti,a dare attuazione agli obiettivi indicati nel documento.
– Il 19 Luglio sempre in una conferenza pubblica il Comitato 4 Giugno ha presentato una lettera che è stata poi inviata al Presidente della Regione Roberti per chiedere un incontro e verificare i passi necessari per onorare gli impegni sottoscritti prima del voto regionale. A questa lettera sin qui non è stata ancora data risposta per motivi che possono essere comprensibili; oggi però, formata la giunta regionale, finito il mese di agosto, si ripropone l’urgenza di questo appuntamento.
– Sempre nell’incontro del 19 Luglio è stata sottolineata l’urgenza di una iniziativa da parte dei comuni e in primo luogo delle amministrazioni comunali, iniziativa utile sia a sensibilizzare le istituzioni regionali e nazionali, sia a realizzare una vasta e democratica partecipazione popolare. Iniziativa che ha visto come protagonista importante il sindaco di San Martino in Pensilis.
In breve le linee guida, i punti che potrebbero essere oggetto di una riflessione, di un confronto, di una possibile deliberazione comunale.
– L’Ue nella sua strategia per la protezione della biodiversità prevede per il 2030 un aumento delle aree protette negli stati membri dal 20% al 30 %, e un ripristino di 30% delle aree degradate;
– L’Unione Europea (UE) l’11/12/2019 ha presentato loEuropean Green Deal che comprende, accanto alla transizione energetica, a pari importanza la protezione della biodiversità e degli ecosistemi, e il risanamento del suolo agricolo;
– Il Rapporto dell’ISPRA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, edizione 2022”, constata una tendenza generale all’aumento pericoloso del consumo di suolo;
– il cumulo degli impianti FER previsti per la regione Molise, in particolare nel basso Molise, rappresenta una elevata criticità per la sostenibilità ambientale, in relazione all’ equilibrio tra le vocazioni territoriali (agri- coltura e turismo) e gli obiettivi energetici. Entrando così in evidente contraddizione con gli stessi princìpi affermati dalle istituzioni europee;
– ad oggi non esistono né i decreti attuativi del Piano Energetico Regionale, né un piano Paesaggistico Regionale che possa aprire un confronto sulle aree potenzialmente idonee o non idonee all’installazione di impianti per energie rinnovabili;
– la regione Molise ha già una buona produzione di energie rinnovabili, questo ci pone nella condizione sia di incrementare la quota di energia rinnovabile senza realizzare impianti eolici e fotovoltaici non sostenibili ambientalmente e socialmente, sia di destinare l’energia rinnovabile che possiamo produrre off shore anche per sostenere le nostre aziende e il reddito dei cittadini.
Peraltro esistono alternative all’aumento degli impianti FER ad elevato impatto ambientale e paesaggistico, alternative che permettono di raggiungere tutti gli obiettivi dell’European Green Deal:
– coprire il fabbisogno di energia del territorio localmente e autonomamente, di preferenza tramite Comunità Energetiche diffuse;
– ricorrere all’agrifotovoltaico‘sostenibile’, realizzato in aziende agricole locali insediate da anni (con priorità ad azienda biologiche), con copertura preferenziale dei tetti di strutture aziendali, e con strutture agrifotovoltaiche su una limitata superficie dei terreni agricoli marginali;
ricorrere all’eolico off-shore (la grande ricchezza dell’Italia con la sua lunghissima linea di costa), raggiungendo tra l’altro più elevati livelli di rendimento e di efficienza delle turbine;adottare ogni misura per un uso intelligente ed efficiente dell’energia.☺