La bibbia, letta in modo giusto, non ci dice cosa accadrà in modo deterministico, ma cosa fare ogni qual volta si ricreano quelle situazioni in cui il nome di Dio (contro uno dei comandamenti) è usato come pericoloso strumento per rafforzare il potere
“Un libro che arriva come una granata, facendo esplodere i facili miti sul liberalismo e l’indipendenza del sistema universitario israeliano”.
L’essere umano cerca di trovare nei testi religiosi sempre qualcosa che giustifichi la propria condotta morale
La bibbia va presa per ciò che è: il monumento letterario che ricostruisce un passato mitico per creare una identità a chi si riconosceva nella fede biblica
Una vera democrazia, per rispettare i diritti umani, deve considerare i cittadini uguali nei diritti e nei doveri, almeno formalmente,
nell’Antico Testamento, si segue un ordine di carattere storico-cronologico, per dare l’idea di un racconto che parte dalla creazione per arrivare alla venuta di Gesù
Di fronte all’atteggiamento bellicoso dello stato ebraico che in nome della pretesa autodifesa fa strage di innocenti disarmati, forse è necessario ricordare la scelta che fecero gli antichi maestri d’Israele
Solo una cieca e unilaterale lettura della bibbia ebraica può portare a fare scempio del Dio di Abramo, in nome del quale si fa strage di esseri umani che hanno il diritto di stare in una terra
Nei primi profeti anteriori si racconta la conquista della terra (Giosuè) e la fatica a restare fedeli alla Legge quando manca una istituzione