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  A quanti di noi piacerebbe vedersi attribuita una etichetta? Essere guardati o considerati in base ad un tagliandino – metaforico – che sostituisca la nostra “vera” persona? Credo a nessuno. Eppure il nostro tempo riserva grande spazio ad etichette

  Una fortunosa coincidenza mi ha fatto intercettare il 29 dicembre 2011 un servizio del TG regionale. Oggetto: Molise d’autore – Lina Pietravalle. L’incontro ha avuto luogo a Ripabottoni, sponsor l’Associa- zione culturale “Tito Barbieri”. Una sinapsi e, voilà, è

  Chiamiamola Maria: va in un consultorio, non ha ancora deciso cosa fare, dopo alcuni giorni decide di abortire con la RU486. Bisogna certificare lo stato della gravidanza, fare gli esami e l’ecografia – come stabilito dalla legge 194. L’iter

  I momenti di crisi sono intrinseci ai periodi storici, permettono all’uomo di ingegnarsi,  progredire e, soprattutto – come diceva Hannah Arendt – di “tornare alle domande” di senso. Anche Steve Jobs, se non fosse andato in crisi quando venne

L’appuntamento è per  sabato 21 gennaio alle ore 10,30 presso cinema s. Antonio di Termoli.       I costi della politica sono sempre più intollerabili in una Italia che chiama a sacrifici spropositati alcune categorie, guarda caso sempre le stesse.

  Prime incursioni dell’inverno, sferzate di vento gelido, paesaggio scabro, ondate di repentino silenzio. Leggo un frammento di Alceo: Zeus manda pioggia, grande inverno dal cielo, sono ghiacciati i corsi d’acqua…annientalo l’inverno, buttando fuoco su fuoco, mescendo senza risparmio vino

  In Italia tira una brutta e deprecabile aria di razzismo e il Molise non ne è esente grazie ad istituzioni come la Provincia di Campobasso e lo stesso Comune. Insieme avevano fatto dichiarazione pubblica di voler provvedere a trovare

  Domenico Antonio Vaccaro, singolare artista nato a Napoli nel 1681, fu architetto, scultore e pittore. Nella bottega del padre Lorenzo apprese la tecnica della scultura e come pittore seguì Francesco Solimena e fu, nello stesso tempo, ammiratore del Fanzago.

  Abitiamo una insignificante periferia di una insignificante regione in una nazione che ha perso significato e, fino a qualche giorno fa, anche derisa a livello internazionale per il pessimo e ridicolo governo; oggi, sotto la minaccia dei mercati, è