un libro in bianco
14 Dicembre 2010 Share

un libro in bianco

 

 

Questo “Libro Bianco” vuole essere la storia documentata della gestione post sisma del Molise, la rappresentazione numerica ma anche documentale e fattuale di quello che noi con orgoglio chiamiamo il “ Modello Molise”; “Le polveri materiali ed anche artificiali, hanno coperto o comunque velato molte verità”; “riletto dopo otto anni, l’evento è segnato da varie anomalie informative”, questo ed altro dice Iorio nel suo libro bianco presentato, urbi et orbi, ai primi di novembre di quest’anno.

Ancora una volta il Commissario delegato con scadenza 31/12/2010 ha usato soldi pubblici, quelli del terremoto, non per fare una operazione verità, come egli sostiene – il libro, al netto degli errori, contiene solo notizie polverose e, soprattutto, non risponde a nessuno degli interrogativi ormai storici – ma unicamente per dare il via alla prossima campagna elettorale per le regionali del 2011. Iorio in modo temerario si avventura, con questa pubblicazione, su percorsi irti di trabocchetti – speriamo che di queste perle  non vi siano in giro molte copie – giungendo a dire che solo per un paradosso lo Stato si occupa di una irrisolta questione meridionale (divario nord- sud) e per giunta quasi la risolve con i fondi del terremoto.Vale a dire: quello che è riuscito difficile a De Gasperi e a Moro, è invece risultato un successo per lui e Berlusconi: peccato che dei fondi dell’art. 15, in questa luminosa pubblicazione non si parli, sono spariti, alla faccia della verità! Ma non è tutto, la brochure assume valore di “opera” quando ricorre a citazioni colte, mutuate dal grande filosofo tedesco il quale, nella Critica della Ragion Pura, ricorda che “il pensiero non deve essere soggetto ad alcuna autorità diversa dalla ragione critica”; pertanto, continua Iorio, per l’istituzione regionale è un dovere stimolare in ogni cittadino la volontà di riflettere. L’importante, dopo aver riflettuto, è tacere, pare abbia detto il committente del libro ai suoi avvocati i quali sono sempre pronti a “sparare” querele contro chiunque attenti all’immagine del loro cliente e della sua Regione.

Ma veniamo ai fatti. Il Presidente Commissario, nella predetta cerimonia, ha dichiarato che sin dai primi giorni del suo incarico, si è ribellato all’idea del “cratere”, vale a dire sia alle decisioni del Presidente del Consiglio che a quelle del Tesoro, i quali non a caso avevano circoscritto l’area dell’emergenza ai 14 comuni indicati nei decreti del Ministro dell’Economia. Il terremoto dell’Abruzzo, più grave del nostro, di Comuni ne ha fatti registrare  poco più di 50, senza possibilità di aumento. Noi, con il colpo d’ala del Governatore, siamo arrivati a 84 e per l’art 15 -fondi per la ripresa produttiva- Iorio non ha voluto fare torto a nessuno e così tra terremoto e alluvione i Comuni sono diventati 136, con il risultato che a tutt’oggi la ricostruzione è ferma e le opere da finanziare ammontano appena all’87 % del totale (vedi quadro di sintesi).

 Il 12 novembre, Paragone, noto giornalista della lega nord, collocata ancora nel centrodestra, ha concretamente fatto vedere agli Italiani come sono stati impiegati i fondi e soprattutto dove. Fuoco amico quindi, ma la spavalderia del Governatore non si frena e con atteggiamento di sfida verso i giornalisti presenti alla presentazione del libro fa ricorso ad una domanda retorica: ma quali danni si è inventato il commissario? A proposito di danni inventati, forse è appena il caso di ricordare che il Commissario delegato, con nota n. 83 del 04/01/2005, ha comunicato al Dipartimento della Protezione Civile, l’importo complessivo dei danni subìti a causa del sisma, con una stima pari a 5,5 miliardi di euro derivanti dall’ammontare dei danni presentato da 83 Comuni + 450 milioni di euro per il solo Comune di San Giuliano di Puglia; 1 miliardo di euro per le opere pubbliche e 1 miliardo per l’adeguamento sismico delle scuole. Ci viene il dubbio che l’allegra richiesta fatta al Governo Nazionale dal Commissario Delegato, si inserisca nel più complesso processo di ribellione all’idea del “cratere”, azione sicuramente animata dallo smisurato amore che Iorio nutre verso i suoi elettori.

La stima dei danni, apparsa “irrealistica e decisamente ridondante” nelle parole del Dipartimento di Protezione Civile, ha ceduto il passo a una successiva richiesta del sub-commissario ammontante a circa 3,5 miliardi di euro, anch’essa ritenuta eccessiva dagli organi del Dipartimento e quindi ridotta definitivamente a 2,5 miliardi. Purtroppo queste cose sul “Libro Bianco” non ci sono scritte. Va però dato atto al Governatore di averci informati, per la verità con un poco di ritardo – la Corte dei Conti è stata più veloce del Commissario – che, in sei anni di governo, il suo amico Berlusconi gli ha assegnato per la ricostruzione circa 370 milioni di euro, mentre Prodi, che suo amico non era, in due anni gliene ha dati 438: vai a fidarti degli amici!

Sul come sono stati impiegati i fondi della ricostruzione e con quale ordine, a pagina 90, paragrafo 4 del prezioso libro, in 31 righe è stato delineato il percorso programmatico della ricostruzione. È singolare che per descrivere il grado di intensità della scossa sismica l’autore abbia impiegato un intero capitolo e per la programmazione solo trentuno righe. Per risolvere l’arcano ci è venuta in aiuto la relazione 20/08/2009 del Comitato per il rientro nell’ordinario CRO del Dipartimento della Protezione Civile, dalla quale abbiamo rubato, sempre a fin di bene, qualche considerazione che qui riportiamo: “la struttura commissariale molisana non sembra aver operato sulla base di una visione programmatica, ma si è ispirata ad una policy attenta al contingente”, ragione per cui, il CRO suggerisce di assumere in capo al Dipartimento di Protezione Civile l’alta regia della Ricostruzione, imponendo precise destinazioni delle somme da assegnare con le future ordinanze; il CRO conclude proponendo di “ dichiarare, alla stato e nei termini dei rilievi formulati, l’irregolarità della gestione dei fondi stanziati per la ricostruzione o riparazione dei danni conseguenti il terremoto del 31/10 – 2/11/2002 che ha Colpito il Molise”.

 Anche queste cose, sul” Libro Bianco” di Iorio, naturalmente non ci sono.☺

domenicodadamo@alice.it

 

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