Viaggio tra gli "ultimi", la storia di Anna

Ogni sera, da qualche mese, Anna bussa alle porte dell’Istituto Gesù e Maria, dove trova una suora che l’aspetta per condurla nel suo rifugio sicuro. Ma non è sempre stato così. Anna ha trascorso una vita da senza tetto, vittima dell’indifferenza di una società che gira lo sguardo dinnanzi alla paura ancestrale che chiunque possa ritrovarsi solo, indigente e, peggio, invisibile. La Condizione di clochard è ancora più drammatica per le donne, alle quali viene spesso negato l’accesso ai dormitori, pensati ed allestiti per i soli uomini. E si ritrovano a dormire su giacigli di cartone, nei luoghi più disparati, con rischi e paure che assumono delle proporzioni inimmaginabili, specie per i più indifesi. Anna nasce in un paesino del campobassano, rimane orfana e vive in un istituto per minori fino alla maggiore età, quando è abbandonata al suo destino ed inizia un lungo girovagare. Ha vissuto in Toscana, dove si arrangiava con lavoretti in nero, il più delle volte come badante e si è spinta fino in Sicilia, dove ci racconta di essere rimasta sorpresa dall’efficiente macchina dell’accoglienza messa in piedi dalle associazioni, religiose e laiche. Tornata nella regione d’origine, si rivolge agli sportelli delle politiche sociali, che le trovano alloggio presso un centro per anziani, ma vi resta solo due mesi. Era ancora giovanissima Anna e sentiva come un peso insostenibile la mancanza di libertà. È così che, circa dieci anni fa, viene a vivere a Termoli. Che spesso lascia alla ricerca di fortuna, per poi farvi ritorno. Era solita dormire tra Piazza Vittorio Veneto e la stazione ferroviaria, finché il fenomeno dei senzatetto è divenuto così incontrollato da spingere le autorità competenti a chiudere le porte della biglietteria di sera. Senza perdersi d’animo, si rivolge alle sole persone che non le avevano mai voltato le spalle: le suore che l’accoglievano con dolcezza e comprensione presso la mensa della Caritas. Dal giorno di Pasqua di quest’anno Anna ha un posto dove dormire ed ha riacquistato il sorriso, ma è ancora alla ricerca di un lavoro, per riprendere in mano le redini della sua vita.