Per amore di chiarezza vorrei precisare che script non è utilizzato dagli inglesi per esprimere l’azione di ‘scrivere’
La libertà di espressione che la Rete consente non andrebbe mai confusa con la superficialità o la leggerezza, intesa come scarsa serietà.
Che gli inglesi siano sintetici nel loro modo di esprimersi, e la loro lingua ne è testimonianza, non vuol dire che siano superficiali;
Esistono altri tipi di sfide e di sfidanti. Sono la lotta all’ingiustizia, alla disuguaglianza, alla povertà. Sono i costruttori di pace, le “persone di buona volontà”,
Mi piace molto questa immagine del filo che lega, che raggiunge, che avvicina: comunicare è appunto passaggio da emittente a destinatario
il verbo share [pronuncia scer], che, come è noto, traduce l’italiano “condividere”: “dividere insieme con altri, avere in comune”,
Factor è un termine inglese di facile comprensione, considerata l’assonanza con l’italiano, e allo stesso tempo un vocabolo dal significato generico in entrambe le lingue.
La casa editrice britannica Puffin sta espellendo da WillyWonka e la fabbrica di cioccolato, da Le Streghe, da Matilda e dagli altri titoli dello scrittore tutte le espressioni che stonano con il politicamente corretto.
Oggi, e in particolare nella nostra lingua, testimonial non è un resoconto scritto ma una persona famosa, in carne ed ossa, che pubblicizza un particolare prodotto.