il mondo per patria
6 Marzo 2010 Share

il mondo per patria

 

L’Italia scivola a destra e torna a riaffacciarsi il timore di un pernicioso neo-popu- lismo demagogico e classista. Il senso comune assorbe ogni assurdità come fosse acqua fresca. Non ci si indigna più nemmeno al cospetto di donne e bambini respinti in mare verso agonie e patimenti. La crisi ha generato paura per lo straniero e accresciuto l’ostilità per chi ha un diverso colore della pelle o crede in un altro Dio. L’aumento della povertà tra gli italiani incita a chiudersi nelle proprie case in difesa di uno spicchio di lavoro precario e di qualche briciolo di tutela sociale. Il Governo taglia i fondi alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, ma si inventa le Ronde per cavalcare le paure delle periferie. Anziché investire in mezzi e uomini per Polizia e Carabinieri  si legalizzano pericolose associazioni di volontari per la sicurezza. Immaginate  Casal di Principe o  Corleone; chi organizzerà le ronde? Perché spuntare le armi ai magistrati con norme che li privano della possibilità di indagare, arrestare e tenere i processi in tempi celeri? A chi giova una magistratura impossibilitata a fare il proprio dovere che assiste con le mani legate alla prescrizione di reati per decorrenza dei termini?

Eppure simili ovvietà non fanno scalpore così come è ritenuto normale che un immigrato sia penalmente perseguibile solo perché è scaduto il permesso di soggiorno. Al clandestino è vietato andare a scuola, gli è negato di potersi recare da un medico, non può più nascere né morire perché per lo Stato Italiano questi cittadini sono dei fantasmi che non esistono. Perché nessuno reagisce di fronte a tanta disumanità? È possibile che pur intervenendo l’O.N.U., pur parlando il Presidente della Repubblica, pur alzando la voce la Chiesa non ci sia una fiaccolata, una veglia, una manifestazione di protesta? Il popolo italiano sembra succube di un incantesimo, narcotizzato dal cloroformio televisivo, appiattito e impigrito da lotterie, veline e palloni. Ma qualcuno sa che le badanti dei nostri anziani in gran parte sono immigrate irregolari? E senza la manodopera straniera a basso costo da spremere come limoni chi raccoglierà i pomodori, costruirà le case, laverà i piatti o arrostirà vicino a un altoforno o a una saldatrice? Secoli di conquiste civili buttate in un cestino se si ipotizzano posti a sedere sui Tram solo per i milanesi. Pensate per un attimo a una badante che da la vita a un bimbo che non può registrare, che non potrà iscrivere a scuola, e lei stessa in caso di malattia costretta ad evitare di andare al Pronto Soccorso per non farsi scoprire.

Ma quale tipo di società è questa? Nostra patria il mondo intero e nostro motto la libertà. Gli uomini sono tutti uguali; e se milioni di persone abbandonano la terra dove sono nati per miseria, persecuzioni, fame e guerra, in cerca di un avvenire migliore, non fanno altro che rinnovare esodi e migrazioni che hanno radici millenarie. Attenzione perché il fondamento del nazismo fu terra e sangue. Solo la razza ariana poteva considerarsi superiore e quindi beneficiare di diritti e tutele. All’obbrobrio nazi-fascista le Nazioni Unite, dopo aver seppellito milioni di vittime innocenti, risposero con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948. Migrare è un diritto, non un reato! Il richiamo dell’ONU all’Italia tratta questo tema. Non volgete lo sguardo altrove perché l’indifferenza uccide più delle pistole.

Ribelliamoci a simili barbarie. Organizziamo una resistenza culturale. Uniamo le nostre energie e mobilitiamoci per accogliere, includere e assistere. Prendiamoci cura dell’altro come diceva Don Milani. Che fine hanno fatto i cattolici italiani? Hanno stralciato dal loro Vangelo la parte in cui è scritto avevo fame e mi hai dato da mangiare, avevo sete e mi hai dato da bere, ero pellegrino e mi hai ospitato. Tutto ciò che avete fatto a loro l’avete fatto a Me. E i centomila partecipanti al Family Day dove sono finiti? È  proprio l’On. Silvio Berlusconi il prototipo della famiglia italiana credente e osservante? La sinistra ha sempre rispettato le libere scelte individuali e gli orientamenti sessuali perché li ritiene diritti civili da salvaguardare in una società democratica. Ed è distante anni luce dal voler confondere pubbliche virtù e vizi privati. Ciascuno risponde di ciò che fa nel rispetto degli altri. Ma un simile approccio non è più onesto di un leader che sfila sotto le insegne vaticane in difesa di un’idea di famiglia sacramentata e poi si comporta in ben altra maniera? Ebbene, in democrazia i cittadini dispongono del proprio voto per confermare il consenso a chi governa o prenderne le distanze. Ricordatevene il 6 e 7 giugno e fermiamoli con un sorriso perché l’Italia è più bella, equa e solidale di quanto vogliono farci credere. ☺

petraroia.michele@virgilio.it

 

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