Giuseppe Rea: Tramonto sul mare
11 Dicembre 2023
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Giuseppe Rea: Tramonto sul mare

Nel lontano 1974 Pier Paolo Pasolini affermava che il paesaggio, per la bellezza e lo stupore che suscita, va difeso con lo stesso accanimento con cui si difende un’opera d’arte.
Qui l’opera è un Tramonto sul mare, dipinto ad olio di Giuseppe Rea mentre il paesaggio, rappresentato e da difendere, è quello della bellissima costa adriatica molisana, quale è oggi e che in futuro potrebbe essere sfregiata e sostituita da un altro paesaggio: quello, inquietante e mostruoso, di un enorme e sproporzionato parco eolico off shore. La stessa definizione di parco, riferita all’eolico, appare del tutto ingannevole e fuori luogo se si tiene conto che il termine indica di solito aree protette, riserve e spazi verdi nei quali l’ambiente naturale viene conservato nella sua integrità.
Anziché puntare alla tutela e conservazione del paesaggio naturale, quale unica risorsa ancora in parte disponibile per incrementare un turismo sostenibile e migliorare la qualità della vita nella nostra regione, stiamo assistendo, con profondo sdegno, ad una progressiva opera di demolizione di quel bene comune che è la nostra terra.
Basta osservare il profilo delle nostre colline e dei nostri rilievi, in gran parte già deturpato da gigantesche turbine, quasi sempre ferme e immobili, che si moltiplicano a vista d’occhio anche nelle vicinanze dei piccoli borghi. Dopo aver snaturato le zone interne, ora non rimane che danneggiare irrimediabilmente pure il breve tratto di costa molisano. Non si tratta di essere contro la transizione ecologica e le energie rinnovabili, ma di operare scelte alternative, chiare e univoche in materia di sviluppo e di attenzione verso l’ambiente, di esaminare con coscienza le conseguenze di tali iniziative alla luce delle dimensioni ridotte della superficie territoriale, delle sue caratteristiche, delle sue fragilità, della sua storia.
E allora, forse è meglio unirsi innanzitutto per cambiare stili di vita, per ridurre i consumi di ogni genere e difendere, con la nostra terra e il nostro mare, anche le nostre attività produttive, agricole e marittime perché, sempre Pasolini, affermava che “il giorno in cui questo paese perderà i contadini non avrà più storia”e con i contadini anche i pescatori. Riguardo all’eolico, che il vento continui a soffiare non per far girare le eliche, ma per cambiare l’aria che tira e poter continuare a godere della vista impagabile di paesaggi incantevoli e tramonti suggestivi.

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