
Amici di amici
Pochi giorni fa mi è capitata una cosa che mi ha fatto riflettere molto e pormi allo stesso tempo delle domande. Avevo deciso di fare una passeggiata. Era una bella giornata di sole. Ad un certo punto un clacson e una mano alzata hanno attirato la mia attenzione. Mi fermo ed una signora mi chiede informazioni stradali per arrivare al centro di Larino. La richiesta mi lascia un po’ perplessa: eravamo già in centro, o meglio quello che io considero e ho sempre considerato centro. Così chiedo ulteriori informazioni e capisco che si tratta del centro storico.
Non sono brava a dare indicazioni stradali così mi sono proposta di accompagnarla. La signora accoglie, felicemente sorpresa, la mia offerta, salgo in macchina e abbiamo iniziato a presentarci e a chiacchierare. Con suo marito, prossimo alla pensione, stavano facendo un giro per vari borghi ed eventualmente scegliere dove stabilirsi, lasciandosi alle spalle il caos e la frenesia della grande città. Larino una delle mete prescelte. La cosa mi ha fatto molto piacere ma subito dopo il mio pensiero è stato: “che coraggio!”. Poco dopo, arrivate a destinazione, ci siamo salutate e le ho augurato buona fortuna per tutto.
Questo incontro mi ha accompagnato tutto il giorno perché ho pensato che ci volesse del coraggio a venire a vivere qui. Forse altri vedono ciò a cui noi non facciamo più caso? Ma tale coraggio, ho pensato, dovrebbe essere raccolto e soprattutto tutelato.
Qualche tempo fa ho avuto problemi con il mio computer e grazie ad un amico sono riuscita a risolverlo. Ringraziandolo per il suo impegno mi ha risposto di stare tranquilla perché con “gli amici di amici” la soluzione si trova sempre.
È vero questo ed è anche bello che amici di amici si aiutino a vicenda. Ma poi il cerchio si chiude? Possiamo tenere conto di questi favori per cose non così importanti ma la salute, il lavoro, il nostro ambiente non possiamo affidarli ad “amici di amici”.
Il rischio, ma questo è già avvenuto, è che tra gli amici di amici c’erano e ci sono il gatto e la volpe e noi li abbiamo lasciati e li lasciamo fare. Questi hanno fatto l’interesse di pochi e non di tutti. E così: via ai tagli, alla chiusura di reparti di ospedali, a progetti che non hanno il benché minimo rispetto per il territorio. E noi? Restiamo a subire tutto questo. Non possiamo andare avanti in questo modo.
Il Molise è una piccola regione ma grande nelle potenzialità sia territoriali che umane. Per non parlare poi delle bellezze e della naturalità del paesaggio. Tuteliamo i nostri diritti di cittadini affidandoli a mani e cuori onesti, smontando una cultura clientelare e di favoritismi, educandoci al rispetto del bene comune ritrovando l’amore delle proprie radici, per quello che siamo e che potremmo essere, del proprio lavoro e della propria dignità. Con coraggio. Accogliendo chi ci ha scelto o che sceglierà di vivere qui.☺