Armocromie nostrane
9 Maggio 2023
laFonteTV (3191 articles)
Share

Armocromie nostrane

L’armocromia è la disciplina che analizza i colori finalizzata alla valorizzazione dell’aspetto estetico di una persona a partire dalle sue caratteristiche cromatiche (tonalità dell’incarnato, colore degli occhi e dei capelli).

Ultimamente se ne è parlato tanto, perché questa parola è stata citata dalla Schlein in un’intervista rilasciata a Vogue, intervista vertente su tutt’altro, ma si sa i media, quando parla una donna, tendono spesso ad attrarre l’ attenzione sugli aspetti frivoli e mondani, piuttosto che sulla profondità delle riflessioni. Questa però è un’altra storia, e ci sarebbe da scriverne, se non fosse che stamattina mi sono svegliata con uno strano senso di hangover pre-campagna elettorale, causato dal miscuglio di  tutte le parole (e del loro contrario) che ho sentito in queste settimane. Il meglio, e forse anche il peggio, deve ancora arrivare.

Allora, con le dovute differenze del caso, ho pensato all’armocromia della mia regione e della mia gente, al fatto che io, amante delle tinte forti, ogni volta ho la spinta a gettare il cuore oltre l’ostacolo e puntualmente come un boomerang mi ritorna indietro carico di sfumature di grigio.

Eppure il mio Molise avrebbe bisogno proprio di tinte forti e non di toni neutri che diluiscano la varietà dei colori brillanti di cui è fatto, spegnendone la vitalità e amareggiando sempre di più la sua gente.

In questi anni il Molise è diventata la regione con il più alto tasso di decrescita di popolazione d’Italia e con il tasso di mortalità più alto (in quanto la popolazione è prevalentemente anziana), oltre a registrare un tasso di fecondità tra i più bassi d’Italia. In una sola espressione occorre prendere consapevolezza che di fatto “ci stiamo estinguendo”, nel grigio e nel piattume di una politica che non ha mai saputo dare risposte ed invertire la tendenza.

Quel che è peggio, è che ci stiamo estinguendo senza servizi, con una sanità alla canna del gas e senza cultura, visto che le iniziative in tal senso sono sempre più povere, esposti persino alla depredazione delle nostre bellezze come terra di conquista.

In queste settimane abbiamo evocato discontinuità, come esigenza di sopravvivenza per questa Regione e la necessità di compiere scelte forti e coraggiose per sottrarci ad un destino che sembra ormai inevitabile. Basta con le spartizioni di vesti di un condannato a morte!

Non possiamo accontentarci di un futuro in bianco e nero, disegnato dai soliti noti, abbiamo il diritto di sognare colori che rispecchino la bellezza delle nostre colline e la limpidezza del nostro mare senza intaccarne l’integrità, che sappiano valorizzare le buone pratiche locali e l’entusiasmo di quei (pochi) giovani che hanno scelto di continuare a lottare in questa terra, che sappiano sovrascriversi alle disuguaglianze ed all’ ingiustizia sociale che è diffusa per tutte le categorie fragili.

Non posso che augurarvi di cercare questi colori nelle prossime settimane di campagna elettorale, ma se non riuscirete a trovarli non disperate e non smettete mai di far risplendere i colori delle vostre speranze.☺

 

laFonteTV

laFonteTV