Attendere è vita…
Ancora attendere in questo tempo di “Grazia a caro prezzo” diceva Bonhoeffer. Attendere che serve soprattutto per ricordare a tutti, quel “sapere della vita” e cioè che “la vita intera dell’uomo sulla terra si conduce in una lunga attesa”, che la “gran- dezza” di un uomo sta proprio nel ‘saper aspettare’ che non significa certo vivere nell’inattività ma, come insegna la spiritualità cristiana, che è tempo di preparazione e quindi con un gran da’ fare. Senza l’attesa – e di questo me ne convinco sempre di più, man mano che gli anni passano – non si ottiene nulla. Non si ottiene nulla nel senso che, poi, quando le cose avvengono, se l’attesa è calata di tono, non gioiamo di ciò che attendevamo. Non ne godiamo perché non lo abbiamo aspettato come si deve! In poche parole: si gioisce pienamente solo di ciò che si attende ed, io direi, si attende a lungo.
E allora, è proprio questa la ‘bella storia’ che vogliamo vivere e che desideriamo continuare a vivere?
Non piace attendere, nelle file. Non ci piace attendere il treno. Non riusciamo ad attendere prima di giudicare. Non sappiamo attendere il momento opportuno. Non vogliamo attendere un giorno ancora. Si vuole tutto e subito, sempre, senza volere aspettare. Adesso, ora! Eppure lo sappiamo, o meglio lo dovremmo sapere, che l’attesa vale almeno quanto il ‘dono’. Capite quindi perché questo tempo e ‘tutto il tempo’ deve avere il sapore dell’attesa? Bisogna affrontare con serietà questo tema, e dirci una volta per tutte che forse è il caso di aspettare… perché ciò che si aspetta assume valore, ogni piccolo gesto assume valore, un giorno qualunque assume valore, una pacifica conquista assume valore, il sogno assume un valore grande. L’attesa può farci scoprire tutta la bellezza di una vita nuova.☺
