Follia o uovo di colombo?
22 Giugno 2019
laFonteTV (3152 articles)
Share

Follia o uovo di colombo?

Soprattutto in questi giorni di fermento elettorale, si leggono e si sentono follie di ogni genere e la massa pensante, reagendo, si schiera da una parte e, ovviamente, dall’altra parte. Oggi voglio anch’io sparare la mia follia nella speranza che più che follia possa risultare, un giorno, il fantomatico “Uovo di Colombo”. Come ben sapete sono un innamorato pazzo (a proposito di follie) dell’olivo e dei suoi frutti. Nella conoscenza di questa straordinaria pianta ho aggiunto un tassello fondamentale per le sue implicazioni: l’Olivo ha un corredo cromosomico pari a 46. Detto così sembra una notizia senza senso; ma cominciamo con ordine: chi ha un corredo cromosomico pari a 46? Risposta: l’uomo! Cosa significa che l’uomo ha un corredo cromosomico pari a 46 ossia quanti ne ha l’olivo? Qui viene fuori la follia umana (mia nello specifico). Infatti mentre ero intento a potare i miei olivi, il mio pensiero, arricchito da questa nuova informazione comincia ad elaborare degli strani collegamenti che voglio condividere con voi carissimi lettori.

Nello sviluppo della teoria darwiniana l’uomo non può essere evoluzione dello scimpanzé poiché lo scimpanzé ha, come corredo cromosomico, ben 48 cromosomi e pertanto in ogni buona evoluzione non si può contemplare la regressione dei cromosomi, bensì una specializzazione di essi o nella peggiore delle ipotesi un loro aumento. In realtà non abbiamo nulla di tutto ciò perché il dato di fatto è che l’uomo ha 46 cromosomi e l’olivo ha 46 cromosomi!

La definizione di uomo recita: “Mammifero caratterizzato dalla stazione eretta, dallo sviluppo straordinario del cervello, delle facoltà psichiche e dell’intelligenza, dall’uso esclusivo del linguaggio simbolico articolato e dalla conseguente capacità di fondare, trasmettere e modificare una cultura”. La definizione di olivo recita: “Albero sempreverde di media altezza, ha foglie ovali di colore verde scuro nella pagina superiore e verde argenteo in quella inferiore, frutti a drupa verdastri o neri, da cui si estrae l’olio”.

Entrambe le definizioni sono carenti poiché l’uomo è un essere che riesce a muoversi e l’olivo è una pianta secolare estremamente razionale (lo può affermare solo chi conosce la sua fisiologia). Se mettiamo insieme queste due informazioni aggiuntive viene facile pensare che l’olivo potrebbe essere il progenitore dell’uomo e l’uomo, quindi, l’evoluzione dell’olivo. Nella creazione Dio ha plasmato l’uomo per ultimo tra tutto il creato e mi piace immaginare il nostro Dio alle prese con le sue creature utilizzando la funzione del copia e incolla. Nel creare l’uomo a sua immagine e somiglianza Dio può essere partito, tranquillamente, da questa straordinaria pianta che è l’olivo conservando la struttura fondante e specializzando tutto ciò che ci fa essere quelli che siamo. A conferma di questa pazza teoria posso trovare degli spunti nella Sacra Scrittura: “Noè di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui”. Dio manda il diluvio poiché è stufo dell’uomo con i suoi capricci e le sue manie di grandezza; salvando Noè, afferma: “Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione”. Ecco che il ritorno della colomba con il ramoscello di olivo assume il carattere del monito: “Uomo torna ad essere ciò che eri nella tua origine!”. Nel Nuovo Testamento Gesù lo troviamo spesso nell’orto degli Ulivi o sul Monte degli Ulivi in preghiera e in meditazione. Perché proprio nell’orto degli  Ulivi e non sotto un albero di fichi che pure è considerato l’albero della sapienza? Perche l’olivo trasmetteva a Gesù la tranquillità e la serenità e quindi le condizioni ideali per affrontare tutto ciò che stava per accadergli. Ora se a confortare la mia personale follia ci sono anche le Sacre Scritture voglio trovare il coraggio di sforare anche in un campo davvero minato ossia la medicina. Se è vero che i mali dell’uomo sono le neoplasie e se è vero che i tumori derivano da cellule che non si relazionano più con le altre del nostro organismo è anche vero che possiamo rappresentare il nostro organismo fatto come un computer dove i file di sistema sono danneggiati. Noi per riparare il nostro PC utilizziamo il disco di ripristino e il disco di ripristino dell’uomo dove sta? Risposta folle: “Nell’olivo e nei suoi cromosomi!”.

Prima di scrivere questa follia l’ho raccontata alle persone più care e la battuta più simpatica l’ho raccolta dal nostro direttore che mi ha suggerito di mettermi il cappello quando vado a potare gli olivi soprattutto se c’è tanto sole! ☺

 

laFonteTV

laFonteTV