grazie onorevoli
17 Aprile 2010 Share

grazie onorevoli

 

Tardiva e inefficace è la presa di posizione dei Sindaci del cratere i quali, solo dopo sei anni, si accorgono, “per la verità l’hanno sempre saputo”, che di soldi per la ricostruzione non ce ne sono. Su un fabbisogno di circa cinque miliardi di euro “tanti ne ha chiesti il commissario presidente al governo nazionale che non lo ha mai sfiduciato”, sono stati impegnati, per la ricostruzione, poco più di trecento milioni di euro in cinque anni. Far passare cinque anni senza mai protestare è il segno più evidente del malessere della politica, sempre più interessata ai destini personali di chi la esercita, sempre più incapace di occuparsi del bene comune. Le consorterie molisane si sono mosse in questi anni per ottenere prebende di ogni tipo, nomine in ogni dove, sperperando così i quattro spiccioli che sono arrivati da Roma, mentre per la ricostruzione, quella vera, ancora tutta intera, incontaminata, non si trovano impronte, direbbero i RIS di Parma: nessuno ci ha messo mano. Se partissero oggi i lavori, avendo a disposizione tutti i fondi necessari, e non è così, fra cinque anni, tempo mediamente impiegato in altre situazioni più fortunate della nostra, si avrebbe uno scenario di questo tipo: i bambini che sono nati dopo l’evento, in verità molto pochi, alla richiesta di disegnare una casa o una scuola, rappresenterebbero solo baracche e lo farebbero per molto tempo ancora; i ragazzi più grandi, quelli che non saranno andati via insieme ai loro genitori, quando incontreranno Grillo, in televisione, penserebbero che sia anche lui nato nel Molise; i giovani, invece, che rappresentano il futuro, la ricchezza della nostra terra, avranno già dimenticato il nostro dialetto e ne avranno imparato uno del nord dove già vivono; gli anziani, dall’altro mondo, ci guarderebbero con profonda commiserazione per tutto ciò che non siamo stati capaci di fare: protestare.

Ed ora che anche a Roma si sono accorti che il Modello Molise era una grossa panzana per cui i giornali nazionali accusano Iorio di aver sperperato soldi con un programma di sviluppo per le zone del terremoto che, si badi bene,  niente ha né di programma né di sviluppo e tanto meno niente  ha a che vedere col terremoto – 40 milioni di euro destinati alla provincia di Isernia per opere che non hanno un obiettivo comune di sviluppo, fondi spesi unicamente per accontentare amici e compari, pronti a restituire il dovuto alle prossime elezioni regionali, operazioni di vero sciacallaggio, fatti che noi ormai denunciamo da anni – ora finalmente  i Sindaci del cratere hanno scoperto la via di Palazzo Chigi: non si capisce perché lo fanno oggi e non lo hanno fatto ieri quando ad abitare quel Palazzo era Berlusconi!

E non si capisce perché invece di andare a chiedere l’elemosina non hanno preteso il varo di una legge, così è stato fatto per altre regioni  come Marche ed Umbria, che riconoscesse a tutti i terremotati, e non solo ai furbetti del villaggio, il diritto di ricostruirsi un futuro. Qualcuno, preso dall’emozione di essersi seduto sui banchi del governo, ha dichiarato candidamente alla stampa: “Dall’incontro abbiamo capito che  non sono a conoscenza della grave situazione in cui versano i terremotati”, e chi  se non loro doveva mettere al corrente il governo? Ma l’On.le Ruta è ancora parlamentare? E i senatori Massa e Di Bartolomeo a Roma ci vanno a prendere il sole o invece giocano a tressette con l’ex Ministro La Loggia? Abbiamo anche un Presidente della Regione che, tra l’altro, è Commissario per il terremoto, seguono poi i consiglieri regionali, il Presidente della provincia di Campobasso, i sindaci della stessa provincia, i consiglieri e i presidenti delle comunità montane e, dulcis in fundo, c’è l’uomo della verità, proprio lui, l’On.le Giuseppe Astore, il simbolo del terremoto. Ma è possibile che con tutta questa gente, regolarmente retribuita, non ce ne sia stato uno che si sia preso la briga di informare l’ignaro Presidente del Consiglio che le cose in Molise andavano male?

Con la prima Repubblica i politici erano soliti inviare telegrammi ai propri capi bastone per informare i cittadini che “grazie all’interessamento dell’on.le tal dei tali il suo comune ha ricevuto il finanziamento per la rete idrica e…”; l’On.le Astore, al passo con i tempi, sempre per amore di verità, oggi scrive ai giornali per informarci che grazie all’interessamento suo e dell’On.le Di Pietro, i fondi per il terremoto previsti per la finanziaria del 2008 saranno incrementati. Grazie onorevole, le saremo grati per la vita.  ☺

 

 

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