Cala il sipario su un altro giorno,
un ennesimo capitolo si chiude per non far più ritorno,
atto immancabile del trascorso giorno
e tu attendi la notte seduto,
in lutto nel deserto di un amore perduto.
Tante parole ha il canto della gioia,
meno ne ha la tristezza da cui non si guarisce
senza l’aiuto di una certezza,
e ti addormenti senza più dormire.
Non hai più sonno, ma solo noia e voglia di svanire.
Il tuo timore è di non vedere oltre,
di non saper controllare la tua maledetta sorte.
Ma sarebbe questa la tua vera fine, non aver più speranza,
non saper andare oltre l’invalicabile confine.
Ed è notte là fuori,
la tua anima è distesa su lenzuola fredde e vuote,
è confusa in un passato che ora si dissolve
nel luminoso riflesso della luna sul mare,
un mare che è dolore e pianto,
che si increspa di inutili pensieri,
ma che ti avvolge in un caldo abbraccio,
spegnendo così ogni dolore e rimpianto.
Il sole del domani cancellerà anche l’ombra del cavaliere
caduto in battaglia, e ieri sarà solo un ricordo lontano,
che annega in uno specchio di limpida acqua
che il sole asciuga e non abbaglia.
