indice del numero di novembre 2024 http://www.lafonte.tv/
25 Ottobre 2024
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indice del numero di novembre 2024 http://www.lafonte.tv/
In questo numero:
– e dopo 800 anni… ancora si canta
di Carlo A. Roberto
– 22 anni dopo (Lettera aperta a quanti fanno fatica a schierarsi)
di Antonio Di Lalla
– disposizione dei libri biblici
di Michele Tartaglia
– preservare non distruggere
di Dario Carlone
– pittura: “Gaza, le vittime della guerra”
di Ana Maria Erra Guevara
– morrone del sannio
di Stefania Pedrazzi – sindaca
– foto: “Chiesa Parrocchiale,Morrone”
di Guerino Trivisonno
– un futuro diverso per stellantis
di Famiano Crucianelli
– a secco di idee e acqua
di Patrizia Manzo
– grido d’allarme
di Rossano Pazzagli
– ali e gli altri
di Roberto De Lena
– tela: “La gabbia”
di www.su-mi.org
– il dolore ha memoria ?
di Alessandra Cao
– la regione non tutela i più vulnerabili
di Tina De Michele
– no a piantedosi
di Marcella Stumpo
– ritorni – parte seconda
di Laura De Noves
– la materia della parola
di Alessandro Fo
– una nuova speranza?
di Christiane Barckhausen-Canale
– la poesia civile di Enzo Bacca: “tu non lo sai, mà”
di Enzo Bacca
– paola borboni
di Loredana Alberti
– domenico corvi
di Gaetano Jacobucci
– contro la criminalità
di Gabriella de Lisio
– chiedi a google
di Lucia Berrino
– voleva dipingere l’anima
di Tiziana Antonilli
– se le carte non si applicano
di Franco Pollutri
– il silenzio uccide
di Franco Novelli
– pittura: “Tauromachia”
di Antonio Scardocchia
– violazioni del diritto internazionale
di Michele Blanco
– proiettati verso il futuro?
di Andrea Barsotti
– distretto biomolise
di Pasquale Di Lena
– i manufatti di Cleofino Casolino: “guardarsi intorno”
di Cleofino Casolino
– ritorno alla città giardino
di Marco Branca
– forme di espressione: “Liquid machine”
di Marta Ant
– un romantico fiore invernale
di Gildo Giannotti
– immigrazione e scelte elettorali
di Guglielmo Giumelli
– un futuro senza guerre?
di Silvio Malic
– foto: “D’amore non si muore”
di Antonietta Parente
– notte prima degli esili
di Filomena Giannotti
– sisma: le beffe proseguono
di Domenico D’Adamo

editoriale
22 anni dopo (Lettera aperta a quanti fanno fatica a schierarsi)

– di Antonio Di Lalla a pag.3

È davvero incredibile che, 22 anni dopo quel tragico 31 ottobre 2002 in cui furono lesionate le coscienze prima ancora delle abitazioni, dobbiamo continuare a parlare di terremoto ma purtroppo la ricostruzione è latente e la regione è latitante! Nel 2023, infatti, mancando il bilancio di previsione non furono erogati gli stati di avanzamento e le ditte non portarono avanti i lavori. Dopo il sisma gli interventi di ricostruzione furono giustamente divisi in classi in modo da creare priorità e restituire le case secondo le effettive necessità. Si era partiti dalla classe “A”, case abitate divenute inagibili, e poi, a scorrere, le altre lettere dell’alfabeto, secondo la gravità dei danni agli immobili. Ad oggi, la ricostruzione è ancora sotto l’80% della classe “A” e con il rischio che a fine anno si chiuda definitivamente il finanziamento dei progetti. C’è naturalmente la speranza della proroga che, in ogni caso, crea non poco allarmismo nelle imprese e nei proprietari delle abitazioni. L’esclusione della ricostruzione delle altre classi è ormai un fatto certo al ritmo di “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, scordiamoci il passato”!

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