La poesia civile di Enzo Bacca: “macerie”
5 Marzo 2025
laFonteTV (3796 articles)
Share

La poesia civile di Enzo Bacca: “macerie”

Vivere sulle macerie delle proprie case
raggiungere i cumuli.
Portano al collo la chiave in ricordo
delle dimore distrutte.
(Masse distaccate dal nucleo).

Li vogliono portare fuori città, uomini e donne fuori
dai luoghi dei padri delle madri, dalle culle
per non farli ritornare più.
Folle in esodo, nude
davanti al sole che spacca le pietre.
Davanti all’uragano
agli uragani di parole inutili.

Vogliono costruire relais alla moda sulle coste-
colonie per ricchi “anfitrioni”.
La chiameranno “grande riviera d’Oriente”.

Delirio d’onnipotenza o potenza distruttiva?

Li vogliono (de)portare altrove-
il mondo concede, ci sprona
ci dona nuove idee
poi ci chiude, ci abbandona
nei gusci di cellophane
– nel dolore, nel timore
tra gli ammassi di uomini e donne in requiem

                  (fino al respiro di quiete).

laFonteTV

laFonteTV