Una delle parole che meglio rappresentano il tempo che stiamo vivendo è senza dubbio Internet. Una parola che ormai sembra non spaventare più: il mondo contemporaneo ha reso di ampia diffusione questo strumento; ormai tutti sanno che esiste, e utilizzarlo correttamente non è più appannaggio di poche persone.
Simbolo dell'era tecnologica, Internet non è altro che una rete di computer che si impone come uno dei principali mezzi di comunicazione di massa. Infatti i computer, una volta collegati tra loro, possono scambiarsi dati e condividere informazioni: cessano di essere soltanto semplici strumenti di elaborazione. Internet – o Net, come per brevità dicono gli americani – ha nel nome stesso la sua caratteristica: net infatti in inglese è rete, il prefisso inter, di derivazione latina, che significa fra, rafforza il valore semantico di elementi in relazione reciproca.
La straordinarietà del fenomeno Internet risiede – è noto – nella sua possibilità di esistere senza uno spazio fisico ben preciso. La rete è un mezzo che permette di avvicinare tra loro punti fisicamente molto lontani, che lascia comunicare persone residenti a migliaia di chilometri di distanza, che offre all’attenzione degli utenti di tutto il mondo i medesimi materiali, che può arrivare ovunque e non teme ostacoli o barriere. Una vera rivoluzione, della quale siamo debitori alla tecnologia!
Quanti frequentano la rete Internet saranno senza dubbio venuti a contatto con altri vocaboli specifici del linguaggio dei computer, che come è noto è costituito da termini che appartengono al vocabolario inglese americano, e che a volte non sono stati inventati, ma ripresi dalla lingua comune. Soffermiamoci sul temine link.
Quando “navigando in rete” si visitano dei siti web (altro sinonimo di rete, letteralmente ragnatela), e se ne scorrono le pagine, è frequente trovare indicazioni di altri siti o richiami che invitano ad accedere ad altri punti delle rete: ecco il link! Collegamento, unione, vincolo, legame, sono alcune delle traduzioni di questo vocabolo.
Nel campo semantico dell’informatica e della tecnologia delle comunicazioni ci si riferisce alla possibilità di unire pagine simili oppure siti riguardanti lo stesso argomento durante la navigazione sulla rete. Molto utili risultano i link quando si è alla ricerca di dati o informazioni su un certo tema, per giungere nel più breve tempo possibile al risultato sperato. Potrebbe esistere una rete senza i link?
Ma il vocabolo nasce in tutt’altro contesto, forse meno freddo e asettico del mondo dei computer, perché più vicino alla nostra condizione di persone. Porsi in collegamento, stabilire contatti con i propri simili è una delle prerogative di noi umani, su cui si fonda la struttura delle nostre società, a tutte le latitudini. Inoltre, sul piano affettivo, ai legami difficilmente una persona può rinunciare.
“L’uomo ha veramente bisogno dell’altro e in questo la sua definizione di essere socievole continua a essere di grande attualità… Il bisogno dell’altro sorge prima dell’essere necessario all’altro, ma poi queste due condizioni si avvertono insieme: l’aver bisogno di un altro che ha necessità di te” (Vittorino Andreoli, La vita digitale). Per quanto scontate o noiose possano sembrare tali affermazioni, non siamo mai abbastanza consapevoli di questa nostra condizione essenziale. Ci protendiamo verso il futuro, accogliamo la novità, conquistiamo nuovi orizzonti, pensando di avere acquisito “familiarità” con il nostro essere persone, e a volte non lo consideriamo di estrema importanza. Andreoli invece ci ricorda che: “non si tratta di un optional, ma di una condizione in assenza della quale non si è uomini e non si vive”.
La suggestione che il semplice vocabolo link ci ha riportato alla mente, quindi, può definirsi un segnale di allarme che la rete tecnologica ci lancia: porsi in collegamento, costruire e coltivare legami è possibile. Oggi che le distanze geografiche sembrano abbattute, le difficoltà a comunicare superate, l’attesa per conoscere informazioni o notizie semplicemente un retaggio del passato, perché non accogliere tali possibilità per stabilire legami autentici? In fondo… la vita è stare con gli altri. ☺
dario.carlone@tiscali.it
Una delle parole che meglio rappresentano il tempo che stiamo vivendo è senza dubbio Internet. Una parola che ormai sembra non spaventare più: il mondo contemporaneo ha reso di ampia diffusione questo strumento; ormai tutti sanno che esiste, e utilizzarlo correttamente non è più appannaggio di poche persone.
Simbolo dell'era tecnologica, Internet non è altro che una rete di computer che si impone come uno dei principali mezzi di comunicazione di massa. Infatti i computer, una volta collegati tra loro, possono scambiarsi dati e condividere informazioni: cessano di essere soltanto semplici strumenti di elaborazione. Internet – o Net, come per brevità dicono gli americani – ha nel nome stesso la sua caratteristica: net infatti in inglese è rete, il prefisso inter, di derivazione latina, che significa fra, rafforza il valore semantico di elementi in relazione reciproca.
La straordinarietà del fenomeno Internet risiede – è noto – nella sua possibilità di esistere senza uno spazio fisico ben preciso. La rete è un mezzo che permette di avvicinare tra loro punti fisicamente molto lontani, che lascia comunicare persone residenti a migliaia di chilometri di distanza, che offre all’attenzione degli utenti di tutto il mondo i medesimi materiali, che può arrivare ovunque e non teme ostacoli o barriere. Una vera rivoluzione, della quale siamo debitori alla tecnologia!
Quanti frequentano la rete Internet saranno senza dubbio venuti a contatto con altri vocaboli specifici del linguaggio dei computer, che come è noto è costituito da termini che appartengono al vocabolario inglese americano, e che a volte non sono stati inventati, ma ripresi dalla lingua comune. Soffermiamoci sul temine link.
Quando “navigando in rete” si visitano dei siti web (altro sinonimo di rete, letteralmente ragnatela), e se ne scorrono le pagine, è frequente trovare indicazioni di altri siti o richiami che invitano ad accedere ad altri punti delle rete: ecco il link! Collegamento, unione, vincolo, legame, sono alcune delle traduzioni di questo vocabolo.
Nel campo semantico dell’informatica e della tecnologia delle comunicazioni ci si riferisce alla possibilità di unire pagine simili oppure siti riguardanti lo stesso argomento durante la navigazione sulla rete. Molto utili risultano i link quando si è alla ricerca di dati o informazioni su un certo tema, per giungere nel più breve tempo possibile al risultato sperato. Potrebbe esistere una rete senza i link?
Ma il vocabolo nasce in tutt’altro contesto, forse meno freddo e asettico del mondo dei computer, perché più vicino alla nostra condizione di persone. Porsi in collegamento, stabilire contatti con i propri simili è una delle prerogative di noi umani, su cui si fonda la struttura delle nostre società, a tutte le latitudini. Inoltre, sul piano affettivo, ai legami difficilmente una persona può rinunciare.
“L’uomo ha veramente bisogno dell’altro e in questo la sua definizione di essere socievole continua a essere di grande attualità… Il bisogno dell’altro sorge prima dell’essere necessario all’altro, ma poi queste due condizioni si avvertono insieme: l’aver bisogno di un altro che ha necessità di te” (Vittorino Andreoli, La vita digitale). Per quanto scontate o noiose possano sembrare tali affermazioni, non siamo mai abbastanza consapevoli di questa nostra condizione essenziale. Ci protendiamo verso il futuro, accogliamo la novità, conquistiamo nuovi orizzonti, pensando di avere acquisito “familiarità” con il nostro essere persone, e a volte non lo consideriamo di estrema importanza. Andreoli invece ci ricorda che: “non si tratta di un optional, ma di una condizione in assenza della quale non si è uomini e non si vive”.
La suggestione che il semplice vocabolo link ci ha riportato alla mente, quindi, può definirsi un segnale di allarme che la rete tecnologica ci lancia: porsi in collegamento, costruire e coltivare legami è possibile. Oggi che le distanze geografiche sembrano abbattute, le difficoltà a comunicare superate, l’attesa per conoscere informazioni o notizie semplicemente un retaggio del passato, perché non accogliere tali possibilità per stabilire legami autentici? In fondo… la vita è stare con gli altri. ☺
Una delle parole che meglio rappresentano il tempo che stiamo vivendo è senza dubbio Internet. Una parola che ormai sembra non spaventare più: il mondo contemporaneo ha reso di ampia diffusione questo strumento; ormai tutti sanno che esiste, e utilizzarlo correttamente non è più appannaggio di poche persone.
Simbolo dell'era tecnologica, Internet non è altro che una rete di computer che si impone come uno dei principali mezzi di comunicazione di massa. Infatti i computer, una volta collegati tra loro, possono scambiarsi dati e condividere informazioni: cessano di essere soltanto semplici strumenti di elaborazione. Internet – o Net, come per brevità dicono gli americani – ha nel nome stesso la sua caratteristica: net infatti in inglese è rete, il prefisso inter, di derivazione latina, che significa fra, rafforza il valore semantico di elementi in relazione reciproca.
La straordinarietà del fenomeno Internet risiede – è noto – nella sua possibilità di esistere senza uno spazio fisico ben preciso. La rete è un mezzo che permette di avvicinare tra loro punti fisicamente molto lontani, che lascia comunicare persone residenti a migliaia di chilometri di distanza, che offre all’attenzione degli utenti di tutto il mondo i medesimi materiali, che può arrivare ovunque e non teme ostacoli o barriere. Una vera rivoluzione, della quale siamo debitori alla tecnologia!
Quanti frequentano la rete Internet saranno senza dubbio venuti a contatto con altri vocaboli specifici del linguaggio dei computer, che come è noto è costituito da termini che appartengono al vocabolario inglese americano, e che a volte non sono stati inventati, ma ripresi dalla lingua comune. Soffermiamoci sul temine link.
Quando “navigando in rete” si visitano dei siti web (altro sinonimo di rete, letteralmente ragnatela), e se ne scorrono le pagine, è frequente trovare indicazioni di altri siti o richiami che invitano ad accedere ad altri punti delle rete: ecco il link! Collegamento, unione, vincolo, legame, sono alcune delle traduzioni di questo vocabolo.
Nel campo semantico dell’informatica e della tecnologia delle comunicazioni ci si riferisce alla possibilità di unire pagine simili oppure siti riguardanti lo stesso argomento durante la navigazione sulla rete. Molto utili risultano i link quando si è alla ricerca di dati o informazioni su un certo tema, per giungere nel più breve tempo possibile al risultato sperato. Potrebbe esistere una rete senza i link?
Ma il vocabolo nasce in tutt’altro contesto, forse meno freddo e asettico del mondo dei computer, perché più vicino alla nostra condizione di persone. Porsi in collegamento, stabilire contatti con i propri simili è una delle prerogative di noi umani, su cui si fonda la struttura delle nostre società, a tutte le latitudini. Inoltre, sul piano affettivo, ai legami difficilmente una persona può rinunciare.
“L’uomo ha veramente bisogno dell’altro e in questo la sua definizione di essere socievole continua a essere di grande attualità… Il bisogno dell’altro sorge prima dell’essere necessario all’altro, ma poi queste due condizioni si avvertono insieme: l’aver bisogno di un altro che ha necessità di te” (Vittorino Andreoli, La vita digitale). Per quanto scontate o noiose possano sembrare tali affermazioni, non siamo mai abbastanza consapevoli di questa nostra condizione essenziale. Ci protendiamo verso il futuro, accogliamo la novità, conquistiamo nuovi orizzonti, pensando di avere acquisito “familiarità” con il nostro essere persone, e a volte non lo consideriamo di estrema importanza. Andreoli invece ci ricorda che: “non si tratta di un optional, ma di una condizione in assenza della quale non si è uomini e non si vive”.
La suggestione che il semplice vocabolo link ci ha riportato alla mente, quindi, può definirsi un segnale di allarme che la rete tecnologica ci lancia: porsi in collegamento, costruire e coltivare legami è possibile. Oggi che le distanze geografiche sembrano abbattute, le difficoltà a comunicare superate, l’attesa per conoscere informazioni o notizie semplicemente un retaggio del passato, perché non accogliere tali possibilità per stabilire legami autentici? In fondo… la vita è stare con gli altri. ☺
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