Larinesi eterni portaacqua?
È mai possibile che un paese come Larino, di oltre seimila abitanti, non abbia neppure un consigliere regionale?
La moltiplicazione delle liste, non dei progetti politici, che spesso sono assenti o inconsistenti, è una trovata che serve a raccattare voti quasi unicamente in funzione dell’inventore della lista che si premura di porsi a capo, naturalmente. Anzi cerca un po’ di capibastone nei vari centri che portino acqua al suo mulino, stando ben attento a non invitare persone troppo in vista che potrebbero scavalcarlo e fregargli lo scranno. Qualcuno si presta in buona fede, qualche altro in cambio di promesse o magari possibili vantaggi, i più senza neppure un perché!
È tempo di cambiare rotta se si vuole una rappresentanza di Larino.
In questo anno si individui un candidato credibile e capace per ogni coalizione, magari attraverso le primarie, qualora vi fosse più di qualcuno, e si scommetta su di lui aiutandolo a crescere politicamente. Le occasioni non mancano per farlo emergere, in un tempo di lotte dovute alla inconsistenza della politica regionale. Basta con la politica del cavolfiore che fa tagliare la testa che sporge più delle altre.
Alla prossima tornata elettorale ci ritroveremo certamente addirittura due consiglieri: uno di maggioranza e uno di opposizione, per giunta anche competenti. Alla faccia di chi, in questo periodo di siccità, vuole ridurre le persone a utili portaacqua!
