Nikolaj k. Rerich
11 Maggio 2022
laFonteTV (2791 articles)
Share

Nikolaj k. Rerich

Sono fermamente convinto che senza cultura non può esserci futuro, ma nella situazione attuale voglio prendere anche in prestito le parole di un grande artista e filosofo, tra l’altro di origini russe, Nikolaj Konstantinovic Rerich, nativo di San Pietroburgo, che così dicono: “Dove c’è pace c’è cultura, dove c’è cultura c’è pace”.

Quest’uomo dedicò tutta la sua vita alla diffusione di una nuova concezione dell’Arte per cui essa, in- sieme alla cultura, sono da considerare gli strumenti per l’ evoluzione dell’umanità e del pianeta. L’artista autore di oltre settemila opere visse prima in Russia, poi negli U.S.A. e infine in India. Nel 1935 a Washington ventidue Nazioni aderirono al Patto di Pace di Rerich, appoggiando la sua concezione di pace possibile grazie  all’Arte e alla Cultura e nel 1993 il Movimento Mondiale di Pace ha adottato la bandiera dell’artista. E’ un antico simbolo che Rerich rielabora in un vessillo: il cerchio grande simboleggia la Cultura, le tre sfere all’interno sono la Scienza, l’Arte e la Spiritualità, ma l’artista diede un ulteriore significato al grande cerchio come l’eternità del tempo che comprende passato presente e futuro.

Il Patto di Pace di Rerich è un trattato ancora vigente e dall’inizio dello scorso secolo è parte integrante dell’attuale diritto internazionale. L’artista-filosofo russo ha usato, nel vessillo retto da una Madonna in trono, il colore rosso poiché è il colore del sangue che scorre nelle vene di tutti. Rielaborando la sua concezione di pace affermò che la pace nel mondo non è tout court la cessazione dei conflitti armati o un’ alternanza di periodi di guerra e di pace, ma è, e dovrebbe essere, un modus vivendi, un’armonia tra il pianeta e tutti gli esseri viventi, una comunione di sentimenti per pensare e agire pacificamente per creare una pace mondiale.

 

laFonteTV

laFonteTV