Pensieri sparsi
15 Dicembre 2025
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Pensieri sparsi

Caregiver familiari. Quanto vale il tempo di un caregiver familiare? Per il governo italiano poco più di 50 centesimi l’ora (sempre se si ha un ISEE sotto i 15.000 euro, altrimenti neanche quelli). La tanto attesa legge sui caregiver della ministra Locatelli, almeno nel suo disegno iniziale, altro non fa che legalizzare un esercito di schiavi, che hanno la sola colpa di avere in famiglia ed amare una persona non autosufficiente. Per comprendere quanto questo esercito volontario sia necessario allo Stato, basti pensare che l’assistenza di una persona con disabilità non autosufficiente priva di sostegno familiare costa circa 200 euro al giorno. Si comprende quindi facilmente che la questione non può risolversi con l’elargizione di oboli destinati a pochi, ma con delle riforme strutturali che allevino davvero il carico del caregiver, ne riconoscano fattivamente il ruolo sociale, evitino il burn out e consentano al familiare di vivere una vita piena e dignitosa.
Caregiver familiari/2. Per fortuna in Molise abbiamo la proposta di legge 74, che almeno ci garantisce formazione, assistenza psicologica e snellimento delle pratiche. Così almeno saremo sfruttati, ma felici.
Violenza di genere in Molise. Lo scorso luglio 2025 la Regione Molise ha avocato a sé la titolarità del sistema antiviolenza, pubblicando un nuovo avviso pubblico per la gestione, strappandola all’ATS di Campobasso che lo aveva gestito per 10 anni con il supporto della Cooperativa Befree, con sede a Roma. Il nuovo avviso conteneva un requisito discriminatorio, più volte bocciato dall’ANAC, ossia l’attribuzione di un punteggio premiale fino a 10 punti alle organizzazioni con contestuale sede legale ed operativa in Molise. Nella nostra regione, in Italia e nel Mondo esiste una sola associazione che possiede questo requisito premiale. Ed infatti, la graduatoria finale – completata in appena 8 ore – infatti, come era prevedibile, ha premiato, tale associazione locale la cui aggiudicazione è dipesa esclusivamente dal punteggio legato alla sede legale, non dalla qualità del progetto, dai curricula delle professioniste o dalle lettere di sostegno ricevute da tutto il territorio. Tutto questo però non lo troverete scritto da nessuna altra parte, sentirete solo lodi sperticate.
Violenza di genere/2. Dopo le parole di Nordio, circa la presunta prepotenza del maschio scritta nel codice genetico, mi aspettavo parole di sdegno da parte della categoria interessata. E invece no, sempre le solite femministe.
La famiglia nel bosco. Premesso che nessun Tribunale, a cuor leggero, allontana i figli dai propri genitori, il punto non è tanto quello di osannare un modo di vivere legato al ritorno alla natura, rispetto alla nostra società moderna e turbocapitalista, in cui tutto è apparentemente deprecabile. Onestamente, non mi piacerebbe tornare a vivere nel Medioevo senza elettricità, senza acqua e senza riscaldamento. L’aspettativa di vita nel Medioevo del resto era bassissima. E, lo confesso, non vorrei neppure tornare a vivere in un mondo senza smartphone. La virtù, dicevano gli antichi, si attesta sempre nel mezzo. Esistono convenzioni, costituzioni e leggi, che tutelano i diritti dei bambini, che purtroppo nel caso balzato alle cronache sono state tutte puntualmente violate.
Acqua azzurra, acqua chiara. Il confronto dello scorso 20 Novembre sul tema dell’acqua pubblica e della sua gestione, organizzato da la fonte, è stato illuminante ed ha ancora una volta mostrato la pochezza della classe dirigente molisana, sempre in perenne campagna elettorale per conservare i propri privilegi. Se non fosse per i continui tagli di nastri e foto di rito, ci dimenticheremo persino di averli tra noi.☺

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