È difficile non sognare quando tutto intorno a me si sveglia e rifiorisce a nuova vita dopo il lungo inverno.
I primi tiepidi raggi del tanto atteso sole primaverile portano allegria in ogni dove, gli uccelli chiassosi e festanti quasi impertinenti, i giardini che esplodono in vividi colori, i cori gioiosi dei bambini lungo le strade assolate e polverose, il lento e sereno conversare delle donne e ogni giorno, ogni attimo diviene un meraviglioso miracolo di vita…
Eppure non riesco a sognare, nulla di questo mi tocca, mi sfiora, mai avrei anche solo pensato di poterlo dire. La mia sofferenza spesso celata è un macigno sul mio petto, i miei occhi sempre più velati non vogliono più sorridere.
Non vedo un futuro migliore, perchè sognare? Come un impavido guerriero che tante battaglie ha combattuto, tante battaglie ha vinto, tante perse, ma sempre, con testarda determinazione, si è rialzato dalla polvere e ora è stanco, fragile, depone, con orgoglio e coraggio, le sue armi e finalmente trova la pace.
Ecco, così mi sento io, troppo stanca e impotente, troppo fragile… Non ho più mete da raggiungere né sogni da realizzare. I troppi errori nella mia vita mi schiacciano ancor di più della mia malattia che continua ostinatamente ad avanzare. Perchè combattere? Forse anch'io, come l'impavido guerriero, deponendo le armi troverò la pace.
Nessun barlume di speranza, nessuna voglia di rivalsa. La rabbia è divenuta rassegnazione e pensando al mio futuro vedo tanto vuoto.
Curare con determinazione una malattia inguaribile è quasi follia, ostinarmi alla ricerca di un medico che mi tratti da essere umano, che ascolti il mio dolore e comprenda anche i silenzi imbarazzati è mera utopia.
E il dolore fisico cede il passo a quello ancor più grave dell'anima, il cuore inaridisce e la vita diventa un salto nel vuoto…
Eliana
È difficile non sognare quando tutto intorno a me si sveglia e rifiorisce a nuova vita dopo il lungo inverno.
I primi tiepidi raggi del tanto atteso sole primaverile portano allegria in ogni dove, gli uccelli chiassosi e festanti quasi impertinenti, i giardini che esplodono in vividi colori, i cori gioiosi dei bambini lungo le strade assolate e polverose, il lento e sereno conversare delle donne e ogni giorno, ogni attimo diviene un meraviglioso miracolo di vita…
Eppure non riesco a sognare, nulla di questo mi tocca, mi sfiora, mai avrei anche solo pensato di poterlo dire. La mia sofferenza spesso celata è un macigno sul mio petto, i miei occhi sempre più velati non vogliono più sorridere.
Non vedo un futuro migliore, perchè sognare? Come un impavido guerriero che tante battaglie ha combattuto, tante battaglie ha vinto, tante perse, ma sempre, con testarda determinazione, si è rialzato dalla polvere e ora è stanco, fragile, depone, con orgoglio e coraggio, le sue armi e finalmente trova la pace.
Ecco, così mi sento io, troppo stanca e impotente, troppo fragile… Non ho più mete da raggiungere né sogni da realizzare. I troppi errori nella mia vita mi schiacciano ancor di più della mia malattia che continua ostinatamente ad avanzare. Perchè combattere? Forse anch'io, come l'impavido guerriero, deponendo le armi troverò la pace.
Nessun barlume di speranza, nessuna voglia di rivalsa. La rabbia è divenuta rassegnazione e pensando al mio futuro vedo tanto vuoto.
Curare con determinazione una malattia inguaribile è quasi follia, ostinarmi alla ricerca di un medico che mi tratti da essere umano, che ascolti il mio dolore e comprenda anche i silenzi imbarazzati è mera utopia.
E il dolore fisico cede il passo a quello ancor più grave dell'anima, il cuore inaridisce e la vita diventa un salto nel vuoto…
È difficile non sognare quando tutto intorno a me si sveglia e rifiorisce a nuova vita dopo il lungo inverno.
I primi tiepidi raggi del tanto atteso sole primaverile portano allegria in ogni dove, gli uccelli chiassosi e festanti quasi impertinenti, i giardini che esplodono in vividi colori, i cori gioiosi dei bambini lungo le strade assolate e polverose, il lento e sereno conversare delle donne e ogni giorno, ogni attimo diviene un meraviglioso miracolo di vita…
Eppure non riesco a sognare, nulla di questo mi tocca, mi sfiora, mai avrei anche solo pensato di poterlo dire. La mia sofferenza spesso celata è un macigno sul mio petto, i miei occhi sempre più velati non vogliono più sorridere.
Non vedo un futuro migliore, perchè sognare? Come un impavido guerriero che tante battaglie ha combattuto, tante battaglie ha vinto, tante perse, ma sempre, con testarda determinazione, si è rialzato dalla polvere e ora è stanco, fragile, depone, con orgoglio e coraggio, le sue armi e finalmente trova la pace.
Ecco, così mi sento io, troppo stanca e impotente, troppo fragile… Non ho più mete da raggiungere né sogni da realizzare. I troppi errori nella mia vita mi schiacciano ancor di più della mia malattia che continua ostinatamente ad avanzare. Perchè combattere? Forse anch'io, come l'impavido guerriero, deponendo le armi troverò la pace.
Nessun barlume di speranza, nessuna voglia di rivalsa. La rabbia è divenuta rassegnazione e pensando al mio futuro vedo tanto vuoto.
Curare con determinazione una malattia inguaribile è quasi follia, ostinarmi alla ricerca di un medico che mi tratti da essere umano, che ascolti il mio dolore e comprenda anche i silenzi imbarazzati è mera utopia.
E il dolore fisico cede il passo a quello ancor più grave dell'anima, il cuore inaridisce e la vita diventa un salto nel vuoto…
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