San Giuliano di Puglia: sonni tranquilli
1 Maggio 2017
La Fonte (351 articles)
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San Giuliano di Puglia: sonni tranquilli

Il voto di scambio è quel fenomeno tipico della politica italiana con cui un candidato chiede il voto ad un elettore in cambio di un tornaconto personale, di favori leciti ed illeciti. È il clientelismo, con cui personaggi influenti o politici instaurano un sistema di favoritismi e scambi in cambio, appunto, del loro nome segnato sulla scheda. A volte il voto di scambio, come dice Saviano, funge da acceleratore di un diritto, l’unico modo per chiedere, o meglio elemosinare, un diritto sacrosanto che senza il ricatto del voto mai sarebbe stato riconosciuto. A volte però il voto di scambio sfocia in una vera e propria corruzione elettorale che spesso finisce per generare un vizioso giro di tangenti e per questo la legge punisce sia il corruttore che il corrotto. Spesso è forte il conflitto morale fra quello che dice l’uno e quello che dice l’altro e la differenza non è da poco conto. Ma queste sono storie che non ci interessano.
Nell’anno appena cominciato, come sempre, le utopiche speranze vengono caparbiamente riproposte nonostante tutto e, tra le tante, c’è anche quella di vederci salvaguardati tutti nel turbine della scura onda anomala che presto inonderà le nostre terre. Speriamo vivamente, quindi, che mai potranno interessarci storie del genere, a cominciare dai lavori di riconversione in lager del fantomatico villaggio fantasma, appena appaltati, vedremo, vedremo, definitivamente a chi!
Ecco perché, continuiamo a bussare all’uscio del signor Luca Odevaine per chiedergli se è vero o no che ha dato una bella mazzetta da ventimila euro al sindaco di San Giuliano di Puglia, se non altro per sapere se l’uno deve querelare l’altro per calunnia, perché solerte com’è stato il signor Barbieri a querelarci per i nostri articoli, non possiamo credere che di fronte ad una così infamante accusa non abbia fatto nulla, data l’assoluta sicurezza del suo corretto operato di questi anni.
Ecco perché continueremo a gridare a chi di dovere di non abbassare mai la guardia. Non vorremmo ancora motivi aggiuntivi perché il modello Molise venga accuratamente evitato. Con la pazienza che ci contraddistingue, come d’abitudine, torniamo sempre sulle nostre domande.
1. Vorremmo sapere se è vero o no che ha preso una mazzetta di 20 mila euro per ospitare gli sfrattati da oltre Europa.
2. Vorremmo sapere per che cosa è indagato circa l’imbarazzante storia della Circumlacuale, se ha truffato, se ha imbrogliato carte o corrotto qualcuno.
3. Vorremmo sapere cosa significa combattere silenziosamente. Per essere più espliciti: che strada avrebbe intrapreso se qualche mascalzoncello avesse voluto a tutti i costi piantare pale eoliche.
4. Ma questi extracomunitari verranno ospitati o sviati da qualche altra parte?
5. Cosa ne farà di tutte quelle opere faraoniche che ancora vengono costruite a San Giuliano, a cominciare dalla fantomatica Università risultata, fino ad oggi, solo sede di una fugace apparizione di Call Center?
7. Quando finalmente comincerà la tanto decantata raccolta differenziata?
Ed ancora una volta torniamo a ripetere con fermezza che non ci stancheremo mai di gridare, a chi ha il dovere di vigilare, di farlo nel miglior modo possibile. A lui torniamo a chiedere: Ma quando cazzo ti decidi a farci sapere cosa accadrà?

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