senza pudore
16 Aprile 2010 Share

senza pudore

 

Da mesi persiste una crisi strisciante nella coalizione di Centro-Destra in Regione. A più riprese, il federale di Alleanza Nazionale, i Patriciello-boys dell’UDC, la Nuova DC più di Orlando che di Chieffo ma anche la stessa Forza Italia, hanno denunciato pubblicamente il loro Governatore, l’Onorevole Angelo Michele. Oggetto delle contestazioni i metodi sbrigativi e decisionisti, l’assenza di collegialità, il mancato dialogo nella Maggioranza, l’imposizione di Assessori esterni indigesti, le nomine negli Enti, le scelte sulla sanità e sulla programmazione, ecc.! In pratica ad eccezione di Progetto Molise, una delle promanazioni dell’Angelo Iorio, tutte le altre formazioni politiche di destra-centro hanno avuto da ridire e da contestare su questo primo fallimentare anno di Governo Regionale.

Già il 30 novembre, al termine di un maratona ininterrotta di 20 ore, alle 7,40 di mattina il Consiglio con un ordine del giorno approvato all’unanimità aveva sfiduciato il maxi-assessore al bilancio Gianfranco Vitagliano. La nomina di Stefano Sabatini a Presidente di Molise Acque ha fatto infuriare gli alleati e sono volati gli stracci. Vittima sacrificale il Piano Sanitario Regionale non licenziato in Commissione per l’ostruzionismo dell’UDC. Col panettone di traverso e pungolato dal Coordinatore regionale forzaitaliota, il cardiologo isernino Di Giacomo, il Mega Presidente nella conferenza stampa di fine anno ha sparato a pallettoni sui centristi di Patriciello e sul neo-segretario udiccino Alberto Montano. Fulmini e saette per estromettere con editto di Governatore l’UDC dalla maggioranza. Il balletto delle settimane successive è stato un brillante esempio di come si possono tenere in ostaggio le istituzioni al fine di consentire la disfida interna alla casa della libertà e far regolare i conti, le illusioni e le promesse tra amici e compari. Commissioni bloccate. Consiglio rinviato. Piano Sanitario fermo. Bilancio Provvisorio 2008 approvato per il rotto della cuffia alle 2.00 di notte. Proroga dei commissari negli Enti e della gestione liquidatoria delle ex-ASSLL. Gennaro Chierchia passa all’UDC, ma resta nel gruppo regionale di Molise Civile e chiede le dimissioni di Sandro Arco da Assessore. Massimiliano Scarabeo si autosospende dal Partito Democratico. L’Italia dei Valori anticipa alla stampa una mozione di sfiducia a Iorio senza coinvolgere il resto dell’Unione. L’Udeur si arrabbia e comunica che non firma niente. Un caos inenarrabile. La Maggioranza è in panne. A tutto pensa fuorché agli interessi dei cittadini. Il solo effetto di far perdere al Molise un’opportunità storica quale quella di accedere al fondo nazionale di garanzia per il debito sanitario pregresso inserito nella Finanziaria Nazionale per il 2008, è un vero e proprio delitto. Malati in lista d’attesa sempre più lunghe. Macchinari fermi o rotti nelle strutture pubbliche. Pagamenti in ritardo per mesi o anni a cooperative e aziende private che conseguentemente non possono assistere adeguatamente i ricoverati e sono impossibilitate a pagare gli stipendi agli operatori.

E nel mentre migliaia di malati e di lavoratori soffrono in una simile incertezza, il Governo Regionale, anziché farsi in quattro per far giungere in Molise i fondi aggiuntivi che Prodi e Padoa Schioppa hanno previsto nel bilancio statale, perde tempo e litiga. Eppure di fronte alla malattia bisognerebbe recuperare il senso del pudore. Immaginate le persone in attesa di un esame, di una visita specialistica o di un intervento chirurgico? Per quante persone è saltata la fisioterapia a domicilio? E in quanti hanno già perso il lavoro, non sono stati richiamati o operano vantando stipendi per diverse mensilità? Ma la sofferenza fisica dei cittadini, la precarietà dei lavoratori o il loro disagio, è considerato un fatto collaterale rispetto alla crisi della Maggioranza. Lorsignori son tutti presi dalla corsa agli Assessorati, agli Enti, alla tutela di interessi forti; che cosa volete che gli prema la condizione di disagio del malato a cui è tolta l’assistenza?

In queste ore, dopo uno spettacolo di tre mesi circa l’apparire e lo scomparire della crisi, si sono inventati un tavolo di verifica, hanno avviato la contesa e alla fine ne usciranno tutti tronfi e gaudenti. Peccato che rispetto a una tale e manifesta inadeguatezza del Centro-Destra, L’Unione non riesca a far nulla in più dei ricorsi avverso le elezioni di Michele Iorio. Salvo questa azione condotta unitariamente dai segretari dei partiti del Centro-Sinistra non c’è alcuna traccia politica di un lavoro unitario. Tutto è demandato ai consiglieri regionali che evidentemente non hanno gli strumenti per superare il contrasto tra Astore-Di Pietro da un lato e l’asse Ruta-Massa dall’altro.

Da manovale unionista auspico uno scatto di responsabilità dei tre Onorevoli Nazionali e del Ministro con l’avvio di un confronto serio su un progetto comune. In caso contrario, qualora il 27 febbraio la Corte d’Appello accogliesse il ricorso elettorale contro Iorio, e si tornasse a votare a Novembre, ho la sensazione che al di là del nostro candidato alla Presidenza (Di Pietro, Astore, Massa, Ruta, Di Fabio, Di Stasi, Macchiarola o D’Ascanio)  rischiamo di vincere solo di misura le prossime consultazioni regionali. ☺

petraroia.michele@virgilio.it

 

eoc

eoc