Sogni ed incubi d’estate
Avete letto bene. Da quasi un mese non faccio sogni di notte, perché il caldo non mi lascia dormire e non voglio o non posso fare funzionare il ventilatore perché ho paura della prossima bolletta dell’ENEL. Inoltre so che ancora non è cominciata l’estate vera, e so che le temperature possono ancora salire.
Allora passo le notti girandomi nel letto, pensando, cercando di leggere uno dei tanti libri che ho comprato ed ammucchiato in questi mesi, finché penso alla prossima bolletta, spengo la luce e ricomincio a pensare. Penso a tutto quello che ho visto e sentito durante la giornata passata: la guerra, i discorsi dei politici che parlano solo di armi e non del bisogno di negoziati, le immagini del fiume Po che ha l’aspetto di un deserto, le discussioni degli esperti che parlano di un probabile futuro razionamento dell’elettricità o dell’acqua… ricordo i discorsi pieni di ipocrisia pronunciati dai politici europei che da poco hanno scoperto l’Africa che potrà soffrire una grande carestia di pane e che potrà diventare scenario di rivolte e fonte di un grandissimo fiume di rifugiati che cercheranno di arrivare in Europa… e quando arrivo a questo punto capisco che per molti politici e concittadini europei esistono due tipi di immigrati, di rifugiati: ci sono le decine di africani che arrivano alle nostre coste e costituiscono una minaccia, e ci sono i milioni di rifugiati ucraini, europei come noi, che non costituiscono nessun pericolo.
Dopo aver ricordato tutte queste cose, verso la mattina, riesco a dormire due o tre ore, e dopo inizia una nuova giornata e mi permetto di sognare un po’: sogno la pioggia che cade sui campi e sui fiumi, sogno i cinghiali che spariscono dalle città, sogno politici che dicono quello che veramente vogliono fare e che sentono la voce del popolo, sogno i turisti che vengono a scoprire il Molise che vale la pena scoprire, sogno le feste patronali e le sagre con musica, ballo e buon cibo, ma senza fuochi d’artificio, sogno la grande mostra fotografica di Tina Modotti che siamo stati capaci di organizzare a Madrid e che aprirà a metà luglio… potrei continuare, perché ho ancora tanti sogni, tanti progetti, tante idee, ma allo stesso tempo tante paure, tanti dubbi rispetto alla capacità dei politici di trovare una soluzione negoziata per la guerra in Ucraina. Ed è in questi momenti in cui i sogni si confrontano con la realtà che i primi si trasformano in incubi. Vedo il viso di Julian Assange che corre il pericolo di essere estradato negli Stati Uniti per essere condannato dopo averci fatto conoscere la verità su crimini di guerra commessi, in altre guerre, da altri paesi; sento la voce stridente di una politica italiana che grida in difesa di una “civiltà” che non è nuova, e non può essere la nostra, vedo i sondaggi e non posso credere a quello che vedo, sento parlare di una “rete di putiniani” che opera in Italia e maledico tutti i libri di storia che ho letto e che non mi permettono di dire che questo sia “un incidente nel lavoro dei servizi”, perché so che questo può essere l’inizio di qualcosa di molto pericoloso.
Infine vi voglio parlare del mio sogno più importante di questi mesi: durante l’incontro internazionale “Noi donne con Tina”, tenuto a Bonefro nel maggio scorso, è nata l’idea di fare una colletta per finanziare la realizzazione di una targa commemorativa di Tina Modotti, da collocare sulla facciata di una casa a Madrid, città dove il suo cuore malato ha sofferto tanto durante la guerra civile spagnola. La targa sarà opera dell’artista termolese Michele Carafa, e rappresenterà un saluto molisano a Tina. Ma ci servono ancora delle persone disposte a rinunciare a uno o due caffé ed un cornetto per aiutarci a realizzare questo sogno. Se volete e potete partecipare, è questo il link: www.gofundme.com/f/placa-conmemorativa-a-tina-modotti-en-madrid
Per adesso vi faccio gli auguri di un’estate di pace e di riposo che vi permetta di sognare di notte e di combattere gli incubi.☺
