La stavamo aspettando e finalmente è qui dopo un autunno che non voleva finire e che sembrava quasi primavera.

È arrivata con la sua voce di silenzio e si è distesa a terra come un’amante illibata e perversa.

Ha abbracciato gli alberi nudi coprendoli col suo mantello per amore o, forse, per pietà.

Stamattina il giardino è un letto sfatto.

Lei se n’è andata.

Ha appeso stalattiti di cristallo alle grondaie e tendine di stelle alle finestre.

Nel paesaggio color foto d’epoca disperdo i pensieri e il fumo del mio respiro,

camminando incerta sul suolo ghiacciato che scricchiola la sua “musica di neve,

grillo d’inverno sotto i miei passi”.

Tra il bianco, il nero, il seppia, ridono a grappoli le bocche rosse del pyracantha.

" /> Musica di neve | La Fonte TV

La stavamo aspettando e finalmente è qui dopo un autunno che non voleva finire e che sembrava quasi primavera.

È arrivata con la sua voce di silenzio e si è distesa a terra come un’amante illibata e perversa.

Ha abbracciato gli alberi nudi coprendoli col suo mantello per amore o, forse, per pietà.

Stamattina il giardino è un letto sfatto.

Lei se n’è andata.

Ha appeso stalattiti di cristallo alle grondaie e tendine di stelle alle finestre.

Nel paesaggio color foto d’epoca disperdo i pensieri e il fumo del mio respiro,

camminando incerta sul suolo ghiacciato che scricchiola la sua “musica di neve,

grillo d’inverno sotto i miei passi”.

Tra il bianco, il nero, il seppia, ridono a grappoli le bocche rosse del pyracantha.

La stavamo aspettando e finalmente è qui dopo un autunno che non voleva finire e che sembrava quasi primavera.

È arrivata con la sua voce di silenzio e si è distesa a terra come un’amante illibata e perversa.

Ha abbracciato gli alberi nudi coprendoli col suo mantello per amore o, forse, per pietà.

Stamattina il giardino è un letto sfatto.

Lei se n’è andata.

Ha appeso stalattiti di cristallo alle grondaie e tendine di stelle alle finestre.

Nel paesaggio color foto d’epoca disperdo i pensieri e il fumo del mio respiro,

camminando incerta sul suolo ghiacciato che scricchiola la sua “musica di neve,

grillo d’inverno sotto i miei passi”.

Tra il bianco, il nero, il seppia, ridono a grappoli le bocche rosse del pyracantha.

17 Febbraio 2016

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Musica di neve

di Carolina Mastrangelo

carolinamastrangelo51@gmail.com

La stavamo aspettando e finalmente è qui dopo un autunno che non voleva finire e che sembrava quasi primavera.

È arrivata con la sua voce di silenzio e si è distesa a terra come un’amante illibata e perversa.

Ha abbracciato gli alberi nudi coprendoli col suo mantello per amore o, forse, per pietà.

Stamattina il giardino è un letto sfatto.

Lei se n’è andata.

Ha appeso stalattiti di cristallo alle grondaie e tendine di stelle alle finestre.

Nel paesaggio color foto d’epoca disperdo i pensieri e il fumo del mio respiro,

camminando incerta sul suolo ghiacciato che scricchiola la sua “musica di neve,

grillo d’inverno sotto i miei passi”.

Tra il bianco, il nero, il seppia, ridono a grappoli le bocche rosse del pyracantha.

Tags 2016, Carolina Mastrangelo, Febbraio2016

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