visioni: compianto per un campo rom
17 Aprile 2010 Share

visioni: compianto per un campo rom

 

Sono senza terra.

A volo d’uccello – “Guarda che ti ha portato la nonna,

 un tacchino, Perhan, ragazzo della nonna”-

sperimento l’estasi dell’angelo

come Morte che solleva e salva dal dolore.

    I° Canto

Un velo da sposa come onda vuota

vola con Perhan verso l’inferno.

                              -“Il tacchino è dimenticato, ucciso, cucinato” –

Dove gli archetipi lucenti

acqua, aria, terra, fuoco,

dove le bande gli ottoni

i matrimoni i funerali

i tappeti slavi multicolor

le mele cotte al miele e cannella.

 

Tra fango e gelide mattine senza risveglio,

lo sfarzo di ori e coralli,

vanno i miei compagni spersi,

i tramonti d’oro e turchesi

negli occhi bruni di donne antiche oh!

gualcite reliquie sui letti oh!

nel groviglio di glosse petrose respirano.

II° Canto

-“Tutto mi hanno rubato, neanche le due monete d’oro mi restano.

Due  monete per coprirsi gli occhi

e finalmente dormire

per calmare questa frenesia del vedere” –

 Di me senza terra

 sarà macello.

 Oh finis terrae

 luogo improbabile

 u-topica culla

dell’ossario che di me resta. 

   bar.novelli@micso.ne

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