tutto l’umano
16 Aprile 2010 Share

tutto l’umano

 

Tutto l’umano m’appartiene,

nell’interconnessione con le cose

nell’animo s’arrocca e si compone,

sobbolle e si scompone

a seconda della forza che l’agita

e lo muove.

M’illumino alla gioia che traluce

da un fugace sorriso,

mi strazio alla smorfia di dolore

che guizza come fulmine su un viso;

mi marchiano viltà ed ingiustizia

con timbri incancellabili di fuoco,

mi rinforzano il coraggio e l’onestà

di chi conosce a fondo e suda anche

per l’altro che si fa fratello.

M’adirano il senso smodato del possesso

sorgente tossica di fiumi d’acque reflue,

scorie di beni con l’inganno ghermiti,

moliti a propri fini;

uomini-ragno tentare la scalata

di specchi ed arrivare in cima;

uomini-bruco insidiare l’orto del vicino.

Mi sostiene l’ampiezza d’orizzonti

di chi ogni giorno sa inventar la vita

e spazia oltre la nebbia nell’azzurro

o oltre la notte per scoprire Andromede nuove

e scegliersi tra tante la sua stella,

spiraglio aperto al sogno,

evasione da volgare terrigno esistenziale.

 

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