
Una storia molisana
Correva l’anno 2018, quando io e la dott.ssa Adriana Viotti per la prima volta decidemmo di proporre alla Regione Molise un progetto dedicato allo svago ed al divertimento dei bambini con disabilità, residenti nell’Ambito Sociale Territoriale di Termoli, denominato “Felicemente Abile”. L’idea prevedeva la realizzazione di un campo estivo inclusivo e la programmazione di pomeriggi in ludoteca nella stagione invernale; a corredo di queste attività prevedemmo anche degli incontri nelle scuole dedicati alla sensibilizzazione sul tema della diversità e la creazione di una banca degli ausili grazie alla quale acquistammo due sdraio Job, per consentire la piena fruizione della spiaggia e del mare anche ai bambini con disabilità motorie.
Non avevo mai incontrato Adriana prima di allora, fu un comune amico a suggerirmi di contattarla; scoprii una persona entusiasta e dinamica, dotata di uno spirito altruistico autentico ed una incredibile energia creativa. Dopo esserci sentite decidemmo, nonostante mancassero pochissimi giorni alla scadenza dell’Avviso pubblico regionale per “il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale”, di buttarci nella scrittura delle azioni progettuali con l’entusiasmo di chi sente di poter contribuire (nel suo piccolo) a cambiare l’ordine delle cose. La scadenza era terrificante (il 16 Agosto!) e sacrificammo gran parte delle nostre vacanze per la progettazione. Adriana, con il suo tocco magico, incluse nel progetto la partecipazione di un’associazione che avrebbe consentito ai nostri bambini di partecipare ad escursioni in barca. L’ amministrazione comunale di Termoli (con l’allora sindaco Angelo Sbrocca e l’assessora alle politiche sociali Chimisso) e l’Ambito Sociale Territoriale ci sostennero senza battere ciglio.
Qualche mese dopo ricevemmo la notizia di aver vinto il finanziamento ed inaugurammo la nostra avventura con una grande festa a cui invitammo tutta la cittadinanza per inaugurare l’inizio delle attività.
Ci rendemmo subito conto di aver messo in piedi molto più di un semplice progetto, ma un vero servizio gratuito per bambini che prima trascorrevano i loro pomeriggi da soli in casa. La gioia dei bambini corrispondeva alla gioia delle famiglie che finalmente vedevano aprirsi possibilità che prima erano precluse; possiamo girarci intorno quanto vogliamo parlando di inclusione, ma spesso per i bambini con disabilità gravi e gravissime la frequenza a ludoteche, attività sportive, servizi ricreativi è impossibile perché richiede la presenza costante di un accompagnatore con una formazione adeguata, con un aggravio di spesa a carico della famiglia spesso insostenibile.
Il campo estivo, realizzato per la prima volta nell’estate 2019, ebbe ancora più successo e vi presero parte tantissimi bambini, tanto è vero che dovemmo stilare una lista d’attesa. Subito ci rendemmo conto del grande potenziale che l’ambiente marino aveva per molti bambini: era una fonte inesauribile di stimoli e possibilità. I bambini interagivano con tutti gli altri presenti nel lido balneare, nel gruppo si creavano dinamiche di mutuo aiuto dove ognuno valorizzava le proprie abilità residue, le famiglie ce li affidavano con grande entusiasmo, riferendoci anche i piccoli miglioramenti che le attività progettuali favorivano nei partecipanti. Noi organizzatori ed operatori ci sentivamo parte di qualcosa di grande, di utile e di bello: l’affetto che abbiamo ricevuto dai ragazzi e dai loro familiari è stato impagabile.
Abbiamo replicato il progetto, sempre grazie ai finanziamenti dei bandi regionali, anche nelle estati 2021 e 2022: in queste occasioni la strada è stata spesso in salita, perché l’amministrazione comunale vigente si è rivelata meno disponibile e sfuggente alle nostre richieste ed i bandi diventavano sempre più cavillosi e poco adatti alle nostre necessità, in quanto prevedevano un tetto di spesa sempre più stringente per le risorse umane, fulcro e fiore all’occhiello delle nostre attività.
“Felicemente Abile” negli anni ha continuato invece a conquistare sempre più famiglie, creando una rete di sostegno nella quale negli anni sono entrate altre associazioni territoriali che hanno contribuito ad arricchire l’offerta (trasporto gratuito, escursioni con le barche a remi) rafforzando il valore intrinseco del progetto. Non solo; grazie a “Felicemente Abile” ci si è finalmente posti il problema del “diritto allo svago” dei bambini con disabilità, tanto che accanto a noi sono nati servizi privati a pagamento.
È quindi con il cuore spezzato in due che abbiamo appreso che la Regione Molise, per l’annualità 2023, ha deciso di non finanziare il progetto “Felicemente Abile”, attribuendogli un basso punteggio e ritenendolo non sufficientemente meritevole di finanziamento.
Resta il fatto che “Felicemente Abile”, come evidenziato, non è stato solo un progetto: è stato un servizio che prima di noi non esisteva. In quattro anni abbiamo ospitato oltre 50 bambini con disabilità presso il campo estivo e la ludoteca invernale. Abbiamo cercato di farli divertire, di dare sollievo alle famiglie, di portare normalità dove il resto del mondo vedeva diversità. E neanche questo è del tutto sincero, perché forse ci siamo divertiti più noi con i bambini che loro con noi. E tutti ci sono stampati nel cuore.
Ad oggi questo servizio per la Regione non deve esistere più o deve essere svolto a pagamento dai privati. Ho pieno rispetto e stima di tutti, ma ogni bambino deve avere diritto alle stesse opportunità. Non solo, negli anni abbiamo formato giovani operatori che oggi a pieno titolo sono entrati nel mercato del lavoro.
In tanti ci hanno aiutato e li ringrazio infinitamente, ma tanti altri ci hanno lasciati soli ed hanno vinto. La cosa più frustrante resta scommettere il cuore nei bandi, avendo la certezza pressoché assoluta di affidarsi al caso, se non alla sensibilità dell’ amministrazione di turno.
E su tutto, non è giusto che il sacrosanto diritto di un bambino debba essere deciso ogni anno con una scommessa. Ma a quanto pare, sta bene a tanti.☺