
E’ festa…
C’è aria di festa all’ Eremo, lo vedi da tanti piccoli particolari, le luci, i fiori, i rametti di pino ben disposti, i pavimenti tirati a lucido. Lo vedi dal volto di chi è in attesa, quell’attesa di un giorno e di tutta la vita, lo vedi dalla presenza nell’angolo più scuro della cappella di fra Antonio, le cui dita sgranano lentamente le piccole sfere di legno della corona, lo capisci da fra Massimo che è ritto al leggio, nel sommesso e ripetuto tentativo di cogliere il motivo di un cantico dalla non facile o comune intonazione. Lo senti da un insolito brusio di voci che non possono trattenersi da saluti scherzosi e fraterni, sussurrati nel difficile rispetto al silenzio, dal frusciare di tonache che penetrando dalla finestra aperta sul chiostro indica un aumento improvviso di densità nella popolazione di questo piccolo lembo di terra di Dio. Ci sono fratelli di fuori, giunti qui per l’occasione. All’improvviso i rintocchi prolungati della campanella e la piccola chiesa si riempie di volti gioiosi e protesi ad una festa di famiglia. Sì, è festa in famiglia, la nostra, una festa che si svolge nascosta agli occhi del mondo, eppure gesti, parole, slanci di cuore hanno profonde risonanze di lui… del mondo. Il mondo, con le sue tante vicende, le sue mancanze e i vuoti… è tempo di ricomporsi e fare proposte forti e ricevere risposte altrettanto forti, sgomberando il campo dai compromessi concilianti, affinché il sale non diventi sciapito tanto da non servire più a nulla. Bisogna comprendere questo al più presto. È urgente e legittimo per chi ha il dovere di trasmettere ad altri la fiaccola della vita, l’amore per la vita, per questa vita. È Festa. La festa della “Sapienza”, è la festa del “Guardiano”, da lui attendendo parole di speranza!☺