
Spiagge accessibili
L’estate è sempre una stagione particolarmente complicata per le famiglie delle persone con disabilità molisane e soprattutto per le famiglie che hanno bambini con disabilità: una volta chiuse le scuole, le prospettive di svago e passatempo che si aprono sono a dir poco desolanti. Attualmente durante l’estate non c’è nessun servizio gratuito a disposizione, a parte il Dynamo Camp che ha preso il testimone del progetto “Felicemente Abile”, campo estivo che dal 2019 riempiva per quattro settimane le mattinate al mare dei bambini e ragazzi senza alcun costo per le famiglie. Purtroppo però questi spazi sono disponibili per una o due settimane a fronte dei tre mesi estivi, che sono lunghissimi.
Le altre possibilità a disposizione delle famiglie sono i campi estivi, anche se non tutti hanno l’organizzazione e la competenza necessaria ad accogliere ragazzi con disabilità gravi e gravissime. Quei pochi che lo fanno richiedono un corrispettivo che è spesso molto al di sopra dei costi che sostiene una famiglia con un bambino normodotato. Tutto questo viene normalmente accettato e sono pochi coloro che leggono, in questo meccanismo, una forma di discriminazione – senza nulla togliere al lavoro di chi comunque si impegna quotidianamente per fornire supporto a nuclei familiari altrimenti in grossa difficoltà.
Pochi giorni fa è stato presentato ai cittadini molisani il Progetto Spiaggia Abile promosso dal Comune di Montenero di Bisaccia, in partenariato con gli altri comuni costieri della Regione Molise, realizzato con il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (con una compartecipazione della Regione). Nella conferenza stampa si è battuto molto sul tema dell’accessibilità delle spiagge e sull’inclusività in generale. In realtà l’accessibilità e l’inclusione dovrebbero essere requisiti minimi di tutte le opere pubbliche e non traguardi da festeggiare. Speriamo quindi che Spiaggia Abile diventi un punto di partenza e non un punto di arrivo.
Inoltre, non basta una rampa, un parco inclusivo, una spiaggia attrezzata per migliorare la condizione delle persone con disabilità: tutto dovrebbe essere universalmente fruibile e condivisibile, creando pari opportunità che non siano solo sulla carta, ma sappiano effettivamente dare risposte alla collettività.
Possiamo costruire tutte le rampe ed i parchi che vogliamo, ma una famiglia con un bambino con disabilità grave – i cui genitori lavorano – deve anche avere la possibilità di poter scegliere di affidare il proprio bambino, alle stesse condizioni di tutte le altre famiglie senza sostenere costi per molti improponibili.
La vera sfida è rendere comune e normale ciò che oggi è di fatto impossibile, per realizzare il diritto di tutti i bambini di poter giocare e fruire del mare in sicurezza ed alle stesse condizioni dei propri coetanei.
Se il progetto Spiaggia Abile sarà in grado di rispondere a questa sfida lo scopriremo nei prossimi mesi: l’auspicio è che segni finalmente una svolta negli interventi a favore delle persone con disabilità.
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Lo scorso 15 gennaio si è spento David Lynch, regista americano originario del Montana, autore di capolavori come Mullholland Drive, Cuore Selvaggio e The Elephant man. In questo ultimo film ha esplorato il tema della diversità, evidenziando come la dignità umana, al di là della condizione fisica o intellettiva, è un valore universale “Vede, la gente ha paura di quello che non riesce a capire”, queste sono le parole, piene di umanità, che pronuncia il protagonista John Merrick. Il bene ed il male nascono da scelte umane, niente e nessuno è immune a questa scelta, come ci ha mostrato nella sua opera più famosa, ossia la serie Twin Peaks. Il rapporto tra i film di Lynch ed il suo pubblico è talmente personale ed intimo, che è sempre difficile incasellare il suo cinema. Le sue ultime parole sono un dono per il mondo intero : “Che tutti siano felici.Che tutti siano liberi dalle malattie. Che l’auspicio sia visto ovunque. Che la sofferenza non appartenga a nessuno. Pace.
Jai Gurudev”.☺