
ah sì, si prepara una guerra
di Christiane Barckhausen-Canale
Negli ultimi 40 anni, la metà della mia vita, sono stati i libri che ho scritto che mi hanno assicurato il sostentamento. Ho raccontato le lotte di diversi popoli latinoamericani o la vita di persone come Tina Modotti o la fotografa tedesca Hansel Mieth, ma ho anche utilizzato l’immaginazione e la fantasia nella stesura di qualche libro. Per un@ scrittor@, la immaginazione è la cosa più importante per poter fare il suo lavoro.
Ma mai, mai avrei potuto immaginare una situazione come quella che stiamo vivendo in questi mesi in Europa. Mai avrei immaginato che il mio Paese di nascita, la Germania, sarebbe diventato uno dei paesi della UE che più spingono verso una guerra con la Russia, e che sia proprio una mia connazionale che, come presidente della UE, risulta essere la più feroce guerrafondaia dei nostri tempi.
In Germania i politici, dai democristiani ai socialdemocratici e ai Verdi, e i mass media preparano il popolo alla guerra con la Russia, con ad esempio la reintroduzione della coscrizione obbligatoria, proposta dal ministro della “difesa”, Boris Pistorius. Allo stesso tempo, si sta creando una Task Force “contro l’odio e l’incitamento” ed una Hotline per segnalare pensieri indesiderati.
In Germania già stanno elaborando piani di difesa civile che prevedono l’elaborazione di un database dettagliato che raccoglie informazioni su tutti i bunker e rifugi disponibili, incluso edifici statali e privati. Allo stesso tempo, i cittadini saranno incoraggiati a costruire ri- fugi domestici, sfruttando cantine e garage.
Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, un giornale serio, esiste un documento segreto di circa 1.000 pagine, elaborato dalla Bundeswehr, l’esercito tedesco. Questo Operationsplan Deutschland (Pia- no operativo per la Germania) delinea il piano per la difesa, in particolare nel contesto di una risposta bellica della NATO. Questo piano è destinato alle imprese del Paese che devono prepararsi e reagire in caso di guerra.
Le aziende devono perseguire autarchia energetica, dotandosi di generatori diesel e di pale eoliche. Allo stesso tempo, devono formare un maggiore numero di autisti di camion, perché il 70 per cento dei camion che circolano in Germania sono guidati, attualmente, da cittadini dell’Europa dell’Est. E la Germania ha bisogno di autisti di fiducia, perché il Paese, per la sua posizione geografica, potrebbe diventare un hub per soldati, materiale bellico e provvigioni dirette verso est.
La cosa più scandalosa è che l’esistenza di questo documento segreto è stata menzionata dal giornale nel novembre del 2024, vale a dire un anno fa, e sicuramente gli autori avranno cominciato ad elaborare il loro Piano operativo almeno nei primi mesi dell’estate 2024. E in quel momento, ancora non erano caduti dei droni russi sul territorio polacco, ed i russi non avevano sabotato il GPS dell’aereo che portava la guerrafondaia von der Leyen a Sofia, in Bulgaria. In altre parole, ancora non avevano inventato le operazioni false flag per convincere i popoli della UE del pericolo di una imminente aggressione della Russia e della necessità urgente dei nostri Paesi di armarsi fino ai denti.
Ma… la mia immaginazione almeno basta per capire che i nostri politici vedono che, preparando i nostri popoli alla guerra, “ammazzano due mosche con un solo colpo”, come dice un proverbio tedesco. Mettendo in moto una industria di guerra, producendo carri armati invece di automobili, forse si può aumentare il PIL, ed in un clima di pre-guerra, i cittadini europei accettano più facilmente i tagli alle spese sanitarie, alle spese per le scuole, per la ricerca, per la costruzione di alloggi, o per la cultura. E forse i pensionati accetteranno il progetto dell’introduzione di un “anno sociale” per loro, anno nel quale devono lavorare o prestare servizi in tutti gli ambiti in relazione con la preparazione della guerra.
Ma vi confesso: essendo pensionata, non ho immaginazione abbastanza sviluppata per vedere me stessa che lavora in una fabbrica dove si producono granate, o, in casa, guanti e calzettoni per i soldati che si devono confrontare, per la terza volta in 100 anni, col famoso “generale Inverno” che, secondo alcuni storici, è stato decisivo per la sconfitta della Germania nella Seconda Guerra Mondiale. Guerra che, pensavamo, sarebbe stata l’ultima nella storia europea.☺