Armonia
Dopo un’alba grigia e anonima, il giorno si apre ai colori e alla luce del mattino. Fasci lilla di pervinche intrecciano nel terreno i loro lunghi ed esili fusti; poco più in là, una fioritura gialla e viola rompe a brani un mare verde di onde danzanti. L’aria primaverile, ancora fresca, ha sparso a profusione per il prato gocce di rugiada iridescente; i fili d’erba la trattengono senza farla cadere e se ne adornano come scintillanti diamanti dalle sfaccettature rosse, arancioni, blu, viola.
Questa coreografia fantastica di misteri e bagliori, appena increspata da una brezza leggera, mi ricorda che esiste altro: la Ruah, il Pneuma, il Grande Respiro che si ripropone in forme sempre nuove e sempre uguali.
Mi siedo a contemplare come fossi in una chiesa di campagna, semplice, senza orpelli, piena solo dell’Essenziale Presenza. Pedro mi segue scodinzolando, lo accarezzo, ci guardiamo negli occhi in una meravigliosa intesa; sento che sa cogliere il linguaggio silenzioso del mio vissuto interiore, che c’è un legame impercettibile che ci unisce e mi sento Una con lui e con tutto ciò che mi circonda.
È un momento perfetto, un momento in cui avverto tanta armonia che sarebbe quello giusto anche per morire e invece riaccolgo il privilegio di essere viva e saluto il nuovo giorno che si sta riempiendo di stordente melodia, con profonda gratitudine.
E adesso scrivo (la scrittura è una forma di preghiera); scrivo di questo “pieno” che ho dentro; della normalità che offre alla mente e allo sguardo spettacoli che incantano e non costano nulla; dell’esistenza di una forza universale d’Amore che mette ogni creatura in relazione l’una con l’altra; della consapevolezza di essere, nella nostra unicità, parte di un Tutto che ci comprende e ci sovrasta. ☺
