Artisti e competizione teatrale
9 Aprile 2022
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Artisti e competizione teatrale

La cappella Capocaccia, che si apre nel transetto destro della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, in Roma, di fronte alla cappella Cornaro che accoglie l’Estasi di Santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini, include un violento alterco tra Luca Capocaccia e Giuseppe, suo esecutore testamentario, e uno degli artisti coinvolti nella decorazione, Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccio (Genova, 1639 – Roma, 1709). Raffaele Soprani nelle vite degli artisti genovesi racconta: “il ricco mercante romano, noto per il suo essere ‘del denaro tenace risparmiatore’, stabilì faticosamente un prezzo con l’artista genovese, per la decorazione della volta. Quando il Baciccio presentò la bozza, Capocaccia disse all’artista che la somma doveva essere considerata compresa nella somma pattuita. Il pittore andò su tutte le furie: caricò di male parole il Capocaccia, diè calci nel cavalletto, fè a pezzi della bozza, né mai più volle unirsi parlare di quell’opera”. L’incarico passò al meno noto Bonaventura Lamberti (Carpi, 1651- Roma, 1721).

Rivolta di Masaniello

Domenico Guidi nacque a Turano, frazione di Carrara, il 6 giugno 1625. Il padre, Giovanni, commerciava in marmi, la madre Angela Finelli era sorella del celebre scultore Giovanni. Domenico nel 1639 si recò a Napoli, per assistere lo zio nella realizzazione di una serie di statue in bronzo destinate alla cattedrale di Napoli. Apprese nella bottega dello zio l’arte. Domenico e Giuliano presero parte alle proteste contro le imposizioni fiscali del governo spagnolo, capeggiata da Masaniello. La rivolta ebbe vita breve. Guidi nel 1649 lasciò Napoli per Roma per entrare nello studio di Alessandro Algardi, rimanendovi fino alla morte del maestro (1654), collaborando a molte pale d’altare di notevoli dimensioni. Alla morte del maestro Algardi, gli ex mecenati continuarono a commissionargli lavori.

Collaborazione  d’artisti

La crescente fama del Guidi spinse Bernini a volerlo come assistente per la decorazione di ponte Sant’Angelo. Guidi fu uno degli otto artisti reclutati dal Bernini per realizzare la serie degli Angeli che reggono i simboli della passione di Cristo. Al Guidi fu assegnato l’angelo con la lancia. La postura, le proporzioni della statua, la lancia portata vicino al corpo trasversalmente, le spire del panneggio in pieghe spigolose richiamano le inclinazioni classiche del Guidi. L’angelo con la lancia fu collocato in un punto dove che consentisse una visione d’insieme così da completarla in tutte le sue parti a tutto tondo.

Dopo aver completato l’angelo, uno sconosciuto attentò alla vita dell’artista in un agguato; tale evento coincise con la nomina del Guidi a direttore all’Accademia di San Luca. Tra i compiti del Direttore c’erano il controllo delle Commissioni, lo snellimento delle pratiche, le soluzioni delle dispute tra gli artisti e i vari ordini religiosi. Un’azione legale, portata avanti dal Guidi e vinta, portò alla sospensione di una tassa d’imposta ai membri dell’Accademia  da parte di Urbano VIII.

Il sogno di Giuseppe

Guidi sviluppa gli stessi motivi classici dell’Algardi, vale a dire combinare qualità pittorica e scultura guadagnandosi l’ammirazione di artisti e mecenati francesi, magistralmente espresse nel Sogno di Giuseppe (1668: Roma, Santa Maria della Vittoria). Concepito come pala d’altare per la Cappella Capocaccia, Guidi la progettò come pendant dell’Estasi di Santa Teresa di Bernini. La scena raffigura il santo addormentato mentre riceve la visione di un Angelo. Guidi aveva realizzato un calco di un San Michele durante il periodo di apprendistato nella bottega dell’Algardi: il drappeggio delle figure ha il tocco tipico del Guidi. L’artista francese Étienne Monnot si servì dei tratti del maestro per decorare i rilievi laterali della cappella, L’Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto, prova della crescente influenza  del Guidi sui giovani artisti francesi presenti a Roma.☺

 

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