La legge regionale n. 2/2009 consentiva ai contribuenti dei comuni maggiormente colpiti dal sisma il rimborso del 60% dei pagamenti della tassa automobilistica effettuati durante il periodo di sospensione dei versamenti tributari. Qualcuno, soprattutto in prossimità delle scadenze elettorali il rimborso l’ha avuto, ma per i più non c’è stato né babbo natale né befana che ha provveduto. Per evitare di dover ricorrere ad avvocati o a santi in paradiso conviene controllare la data della domanda in modo da rifarla prima che scadano 5 anni, anche se i più ritengono che la scadenza sia decennale.
Tutto questo perché giunta e consiglieri regionali non hanno più il senso del pudore. Hanno messo quattro uova nel piatto e dei disgraziati se ne fregano altamente. Già non capisco con che faccia tosta solidarizzavano quando erano opposizione e ora puntualmente i problemi sono altri, come si dice quando si è colpevolmente alle corde, ma qui si tratta semplicemente di restituire quanto i cittadini hanno già versato (sempre che non se lo siano mangiato!).
L’ultima carognata l’hanno messa in scena con la dovuta copertura della legge regionale che prevede il rimborso della metà delle salatissime bollette luce e gas per quelli che sono nelle baracche a seguito del terremoto: per far scannare quelli che attendono il contributo l’hanno finanziata parzialmente, per cui ci saranno figli e figliastri, come per il rimborso della tassa automobilistica.
Ma hanno mai provato a fare una cosa simile con i loro stipendi e rimborsi? Siccome sono ancora tutti vivi certamente no!
Caterpillar
La legge regionale n. 2/2009 consentiva ai contribuenti dei comuni maggiormente colpiti dal sisma il rimborso del 60% dei pagamenti della tassa automobilistica effettuati durante il periodo di sospensione dei versamenti tributari. Qualcuno, soprattutto in prossimità delle scadenze elettorali il rimborso l’ha avuto, ma per i più non c’è stato né babbo natale né befana che ha provveduto. Per evitare di dover ricorrere ad avvocati o a santi in paradiso conviene controllare la data della domanda in modo da rifarla prima che scadano 5 anni, anche se i più ritengono che la scadenza sia decennale.
Tutto questo perché giunta e consiglieri regionali non hanno più il senso del pudore. Hanno messo quattro uova nel piatto e dei disgraziati se ne fregano altamente. Già non capisco con che faccia tosta solidarizzavano quando erano opposizione e ora puntualmente i problemi sono altri, come si dice quando si è colpevolmente alle corde, ma qui si tratta semplicemente di restituire quanto i cittadini hanno già versato (sempre che non se lo siano mangiato!).
L’ultima carognata l’hanno messa in scena con la dovuta copertura della legge regionale che prevede il rimborso della metà delle salatissime bollette luce e gas per quelli che sono nelle baracche a seguito del terremoto: per far scannare quelli che attendono il contributo l’hanno finanziata parzialmente, per cui ci saranno figli e figliastri, come per il rimborso della tassa automobilistica.
Ma hanno mai provato a fare una cosa simile con i loro stipendi e rimborsi? Siccome sono ancora tutti vivi certamente no!
La legge regionale n. 2/2009 consentiva ai contribuenti dei comuni maggiormente colpiti dal sisma il rimborso del 60% dei pagamenti della tassa automobilistica effettuati durante il periodo di sospensione dei versamenti tributari.
La legge regionale n. 2/2009 consentiva ai contribuenti dei comuni maggiormente colpiti dal sisma il rimborso del 60% dei pagamenti della tassa automobilistica effettuati durante il periodo di sospensione dei versamenti tributari. Qualcuno, soprattutto in prossimità delle scadenze elettorali il rimborso l’ha avuto, ma per i più non c’è stato né babbo natale né befana che ha provveduto. Per evitare di dover ricorrere ad avvocati o a santi in paradiso conviene controllare la data della domanda in modo da rifarla prima che scadano 5 anni, anche se i più ritengono che la scadenza sia decennale.
Tutto questo perché giunta e consiglieri regionali non hanno più il senso del pudore. Hanno messo quattro uova nel piatto e dei disgraziati se ne fregano altamente. Già non capisco con che faccia tosta solidarizzavano quando erano opposizione e ora puntualmente i problemi sono altri, come si dice quando si è colpevolmente alle corde, ma qui si tratta semplicemente di restituire quanto i cittadini hanno già versato (sempre che non se lo siano mangiato!).
L’ultima carognata l’hanno messa in scena con la dovuta copertura della legge regionale che prevede il rimborso della metà delle salatissime bollette luce e gas per quelli che sono nelle baracche a seguito del terremoto: per far scannare quelli che attendono il contributo l’hanno finanziata parzialmente, per cui ci saranno figli e figliastri, come per il rimborso della tassa automobilistica.
Ma hanno mai provato a fare una cosa simile con i loro stipendi e rimborsi? Siccome sono ancora tutti vivi certamente no!
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