Ciclone sulla gallura
2 Gennaio 2014 Share

Ciclone sulla gallura

Terra di Sardegna la Gallura

nata dal cobalto del mare

coi verdi profumi della macchia

ed il vigore del maestrale.

Mitico Eden per vacanzieri

ridotto in poche ore

ad una bolgia di fango, detriti.

Un ciclone d’inaudita violenza

piombato su Olbia ed altre zone.

Forza rovinosa dell’acqua

che esonda fiumi, intasa canali

allaga strade, case, campi.

Gorghi che trascinano ogni cosa

inghiottono vittime umane.

Gli scampati rifugiati sui tetti.

Convulsa la notte dei soccorsi.

Ed al mattino un paesaggio devastato.

Stupore e sgomento mediatico

per questi abitanti, larve vaganti

alla ricerca del bene perduto.

L’antica civiltà di pastori

radicata nelle sue tradizioni

in simbiosi con la natura

di essa ha perso il controllo.

Terra integra, di aspra bellezza,

insidiata e ferita, resa fragile

per incuria, imperizia, profitto,

vere cause del diluvio.

Ora la virulenza del cielo

e la furia dell’acqua placate,

il maestrale asciuga le contrade.

Il pastore torna alle sue alture

e, sagoma nera in controluce,

scruta assorto l’orizzonte.

Attende il segno di un Arcobaleno

e con esso un Patto nuovo

per riconciliar uomo e natura.

Lina D’Incecco

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