Condizioni di vita e rdc
9 Maggio 2023
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Condizioni di vita e rdc

Qualsiasi intervento normativo in campo socio-assistenziale contribuisce, in misura più o meno rilevante, a migliorare le condizioni di vita di una famiglia o di una persona. Un contributo è, perciò, stato dato anche dal Reddito di cittadinanza (Rdc). Lo documentano i dati del Rapporto Plus 2000 (Inapp Plus). Essi mostrano che il Rdc ha inciso non solo sulle condizioni economiche dei beneficiari ma anche sul loro benessere fisico e psicologico e sulle prospettive future. Segnalano un generalizzato miglioramento della relazionalità nelle sue diverse dimensioni: maggiore fiducia nelle Istituzioni (63,9%), aumento del tempo dedicato alla famiglia e al suo accudimento (63,2%), miglioramento delle condizioni economiche (61,4%) e, in modo evidente, delle condizioni di salute (55%) e prospettive di un futuro migliore (50% circa). Sono fattori forti che ‘risvegliano” motivazionalmente i fruitori del Rdc riattivando in loro meccanismi e stimoli verso il reinserimento sociale. I dati segnalano che, tenuto conto delle diverse collocazioni nel mercato del lavoro, il Rdc ha indotto nell’80% dei fruitori non occupati un maggior grado di attivazione nella ricerca di un posto nel mercato del lavoro. Minore, sia pure significativa, è stata, invece, la percentuale di chi, occupato e fruente del Rdc e in condizione di working-poor, si è attivato nella ricerca di una diversa occupazione. Si è, poi, rilevato, sempre in termini percettivi, maggiore fiducia circa il miglioramento delle proprie condizioni economiche in coloro che erano in inattività. Ciò può essere letto come il portato dovuto a un sostegno reddituale per chi non percepiva un reddito da più tempo. Chi vive in condizioni di lunga inattività è fuori dal mercato del lavoro da più tempo è, quindi, è senza reddito da molto tempo.

I dati mostrano anche un miglioramento delle condizioni di salute fisica e mentale. Esso è percepito in misura più evidente dai fruitori di reddito occupati. Ciò può essere imputato ad alcune caratteristiche del reddito minimo: costanza nel tempo e fruizione mensile. È un’integrazione reddituale certa che tende a indurre un ‘allonta- namento’ della tensione legata a un lavoro spesso stressante e di bassa qualità.

Vi è stato un miglioramento delle relazioni familiari e un incremento del tempo dedicato ai figli e alla famiglia. Ne sono stati interessati in misura maggiore i fruitori del Rdc inattivi (70%). Ciò può attribuirsi, anche secondo una vasta parte della letteratura, indirettamente al sostegno reddituale che riattiverebbe le responsabilità familiari, rimosse dalla grave mancanza di reddito. Disporre di un reddito minimo per chi da tempo non percepisce alcun salario, poiché fuori dal mercato del lavoro, può essere un forte stimolo a ristabilizzare la disponibilità alla cura della famiglia e dei figli incidendo sulle frustrazioni indotte dalla mancanza di reddito. Sono dati confermati anche da indagini internazionali sulle misure di contrasto alla povertà. Individui in condizioni di pesante povertà si dimostrano più attivi nel consolidamento dei legami familiari quando ricevono un reddito.☺

 

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