fermiamo la caccia
26 Marzo 2010 Share

fermiamo la caccia

 

Il Senato della Repubblica, venerdì 28 gennaio 2010, ha approvato tra le proteste generali l’articolo 38 della legge Comunitaria. In gioco, con questo articolo “ingannevole”, ci sono tante cose e tutte molto negative, che la LIPU riassume in poche parole: caccia “no limits”!

L’articolo 38 è anzitutto una beffa all’Europa, che da quattro anni attende invano dall’Italia risposte alle infrazioni commesse. Italia che abusa della caccia in deroga a specie protette; che non prevede alcun divieto di caccia nelle delicatissime fasi di riproduzione e migrazione degli uccelli; che non tutela abbastanza le zone di protezione speciale e gli habitat naturali. Nessuna di queste risposte arriverà all’Europa, con l’articolo 38. La situazione peggiorerà perché questo articolo allungherà la stagione di caccia, cancellando i limiti della stagione venatoria nazionale – oggi contenuta tra il 1° settembre e il 31 gennaio – aprendo così la strada a nuove, illegittime deroghe. In sostanza, l’Italia sta dicendo all’Europa che risolverà un’infrazio- ne aggiungendone un’altra!

Ma l’articolo 38 è anche un grave e concreto danno alla Natura. Perché si potrà cacciare ad agosto, con i piccoli uccelli ancora dipendenti dai genitori, o nel delicato mese di febbraio, quando i migratori sono nel pieno del loro viaggio di ritorno verso i luoghi di riproduzione. Natura già ferita da mille assalti: la distruzione degli habitat, i cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale, lo scempio al territorio e al paesaggio. Natura che ci chiede ben altro, e cioè rispetto, cura, attenzione, conoscenza.

L’articolo 38 è poi una ferita al diritto, alla chiarezza, alla trasparenza della politica. Perché la sua approvazione al Senato si è consumata tra sotterfugi, trucchi, piccoli inganni, pressioni indebite, cose nascoste o mistificate.

Infine, l’articolo 38 è un raggiro delle persone, degli italiani. Di quell’86% di italiani (sondaggio IPSOS) contrari ad ogni allungamento della stagione venatoria. Hanno forse chiesto, agli italiani, se la caccia ad agosto e a febbraio è gradita?

Il 2010 è l’anno internazionale della Biodiversità. Ci sono tante cose da fare: natura da conoscere e proteggere, voli da salutare, boschi e alberi con cui respirare. La Biodiversità: un mondo infinito e meraviglioso. Cosa c’entrano i fucili e il piombo con tutto ciò?

Noi amiamo la natura e la biodiversità. Presto l’articolo 38 andrà alla Camera. Fermiamolo, tutti insieme, stai con la LIPU: diffondi questo appello, segui sul sito www.lipu.it la campagna “Fermiamo caccia selvaggia”, firma la nuova petizione LIPU su http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvag gia.htm

“E’ importante firmare la petizione anche perché è in gioco la sicurezza della gente che ama trascorrere il tempo all’aria aperta con famiglie e bambini. Non dimentichiamo che la caccia causa ogni anno morti e feriti anche tra i non cacciatori! Le aree protette sono troppo poche per poter dare rifugio alla fauna selvatica italiana e per poter assicurare il diritto allo svago ed al riposo di milioni di italiani durante le ferie e i giorni festivi, in cui la caccia è maggiormente praticata. – dichiara Carlo Meo Responsabile dell’Oasi LIPU di Casacalenda (CB) – “Inoltre è ancora consentito cacciare nei terreni privati e quindi viene negato anche il diritto di godimento e di uso della proprietà privata di cittadini ed agricoltori che, per sentirsi al sicuro e far vigere il divieto, devono investire i propri soldi in costose recinzioni che diventeranno sempre più indispensabili con caccia no limits!”

“Il personale addetto alla sorveglianza ed al controllo è insufficiente per la vastità del territorio e il numero di ore in cui è consentito cacciare, inoltre è molto ridotto nei festivi. Pensiamo cosa avverrà quando si potrà cacciare anche nel periodo di “rischio incendi”, e non mi riferisco solo alla sicurezza dei cittadini“ – afferma Angela Damiano, Responsabile del Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU Molise  – “Durante la stagione venatoria sono centinaia di animali protetti ricoverati presso i nostri Centri con ferite causate da pallini da caccia ma sappiamo che è solo la punta di un iceberg! Durante i periodi di pre-apertura sono i migratori a pagarne le spese soprattutto quelli protetti e più rari che vengono “presi di mira” anche durante il periodo di chiusura! Solo nel corso dei 5 mesi di caccia del 2009, in provincia di Campobasso, sono stati 63 i Cardellini sequestrati dal CFS ed affidati al nostro Centro. Durante la stagione venatoria 2009-2010 in sette centri LIPU sono stati ricoverati oltre 250 uccelli non cacciabili feriti a fucilate, tra cui 150 rapaci! Un piccolo assaggio di quello che succederà se l’art.38 della legge comunitaria verrà approvato anche dalla Camera. Fermiamoli! Firmate la petizione LIPU! Diciamo NO alla cancellazione dei limiti della stagione venatoria ed alla liberalizzazione della caccia. Diciamo SI alla tutela degli animali ed alla sicurezza delle persone”.☺

crfs.casacalenda@lipu.it

 

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